Sul primo incontro con Conte: "L’incontro, in un ristorante a Torino, è stato davvero casuale. Era il giorno del mio compleanno, ero con amici, ho incontrato per caso il mister. Abbiamo un po’ parlato, mi ha spiegato le sue idee, quello che avrebbe voluto fare qui e dopo quell’incontro ci siamo sentiti un paio di volte quando ero in Germania. I discorsi con lui mi hanno gasato molto e mi hanno fatto sentire importante, mi hanno dato fiducia. Io cerco sempre di dare una mano ai compagni e di essere positivo sia dentro che fuori dal campo. A Torino non ero proprio capitano ma cercavo di mostrare queste cose essendo di Torino. Tutto parte dagli atteggiamenti che uno ha, poi escono fuori le qualità che ognuno di noi ha e che deve mostrare in campo".
Sulle offerte rifiutate: "Cosa mi ha spinto a rifiutare la Juve? Ci sono state tante squadre che mi hanno cercato ma in questo momento per me ragazzo cresciuto e nato nel Torino che ha letto i nomi a Superga mi sembrava in questo momento della carriera di tradire anche me stesso. Poi lo ribadisco qui l’affetto della gente si fa sentire, sono stato 2-3 giorni a Napoli prima di venire in ritiro e si poteva toccare con mano la passione che la gente ha per il Napoli, per il calcio. Sono cose che si percepiscono. Sono contento della scelta che ho fatto".
Sull’interesse dell’Inter: "Ne parlò il mio procuratore? Io lascio fare a lui. Sono stato subito contento di essere stato contattato dal Napoli, dal mister e dal direttore sportivo Manna. Che è venuto spesso a Milano per parlare con me e con il mio procuratore. Sono contento della scelta che ho fatto". LEGGI ANCHE: Milan, Saelemaekers sarà fondamentale per Fonseca: ecco il motivo principale >>>
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