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Thiago Silva, alla vigilia di Milan-Chelsea, ha parlato, tra le altre cose, di un retroscena su un ritorno in rossonero sfumato sul più bello. Queste le dichiarazioni in conferenza stampa riportate da 'TuttoMercatoWeb'.
Ti piacerebbe un giorno tornare in rossonero? "Il mio passaggio qua è già fatto, la mia storia è già stata scritta. L'opportunità di venire qui è arrivata prima del Chelsea, ma non è successo. Per il futuro non so cosa succederà, Sono contento al Chelsea, sono in una grandissima squadra e non penso di poter tornare al Milan. In futuro come allenatore magari...".
Si parla molto dei tuoi anni e della tua età: tu come ti senti? "Io mi trovo bene, sto bene fisicamente, ma dopo il Crystal Palace ho avuto un raffreddore; non sono ancora guarito al 100%. Frustrazione no, ho parlato con il mister e abbiamo deciso di farmi riposare. Come tutti dicono: a 38 anni non posso giocare tutte le partite. Sono contento della mia gestione: sono importante qua per la mia esperienza. 3 partite le gioco, la quarta e la quinta dipende dai test...".
Emozionato di tornare a San Siro? "Sono molto contento ed emozionato di essere qua dopo 12 anni; mi viene in mente tutto quello che ho passato in questo grande club e domani lo sarà ancora di più. Però cercherò di essere mentalmente forte".
Cosa manca al Milan per essere competitivo ad alto livello in Champions League? "Per te non è una squadra competitiva, ma per me lo è. Hanno sbagliato contro di noi, ma le grandi squadre e i grandi giocatori non sbagliano due partite di fila. Hanno giocato alla grande contro la Juve e lo saranno anche domani. Poi qua non è mai facile. Dobbiamo essere pronti".
Hai parlato del contratto con il Chelsea? "Non lo so, non è il momento di parlarne; l'importante è giocare come sto facendo e aiutare la squadra. Al contratto penseremo prima o dopo il Mondiale, per avere anche una sicurezza con la famiglia: sapere dove vado, cosa devo fare... Avere un nuovo contratto sarebbe la cosa più facile, ma dobbiamo aspettare questo mese e vediamo dopo cosa succederà".
Quanto può incidere l'assenza di Kantè? "Ha dato tanto alla squadra, ma gli infortuni ci sono in generale e non è facile tornare ad essere subito protagonisti. È una grandissima persona e sono veramente contento di averlo ritrovato. Non conoscerò mai uno come lui al mondo, è unico. Spero che guarisca il più velocemente possibile, con lui siamo più forti. Avere Kanté sul campo ti dà più tranquillità".
Cosa ti ha colpito del Milan di Pioli? "Tomori. Ho giocato con lui qualche mese prima che arrivasse al Milan. Sapevo che non sarebbe stato facile per lui: ha qualità, ma avrebbe cambiato paese e cultura. Per me per un difensore la migliore scuola è l'Italia, lo dico sempre a tutti; per lui il cambiamento è stato molto importante. Adesso vedo un giocatore preparato e sono contento".
Sei emozionato? "Ora l'emozione c'è già, domani sarà di più, mia moglie lo era già a Londra, sicuramente domani piangerà. Ma va bene, poi spero che rideremo insieme pensando a tutto quello che è stato".
Come si ferma l'attacco dinamico del Milan contando Leao, Giroud e il ritorno di Theo Hernandez? "L'attacco del Milan... Sarà una partita difficile, è difficile difendere. I grandi giocatori non sbagliano due partite di fila. Su Leao dobbiamo essere attenti, ma anche su chi gli dà la palla; se poi gli arriva dobbiamo essere attenti: se dribbla fa gol, se non dribbla trova Giroud in area. Non sarà semplice difendere. Con Theo il Milan guadagna tantissimo: è uno dei migliori laterali al mondo, ha una gamba incredibile, difende bene, è completo. Dobbiamo essere attenti a tutti: una grande squadra non ha solo due-tre giocatori, ma una rosa importante". Il portiere del Lille para un rigore e ringrazia Maignan: decisiva la chiamata del milanista
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