Come si gestisce una squadra che ha calato il ritmo: "Lavoriamo a 360°. La persona non è scindibile. Non si lavora solo tatticamente. C'è tutto. C'è un progetto che viene mostrato, i dati che dimostrano che lavorando in un certo modo si ottiene. Sappiamo di non poter viaggiare a 2 punti a partita, così come abbiamo rimpianti per la volta scorsa. Si accetta, ora ci importa venerdì, di nuovo con una grande. Queste partite aiutano a crescere".
Come vede la lotta salvezza e che valore hanno queste partite: "Il colpo si può fare in ogni momento e contro qualsiasi squadra. Statisticamente non succede spesso. La lotta salvezza quest'anno è intrigante. Raramente si vedono così tante squadre coinvolte. Il calendario dice che incontri squadre con cui puoi esprimerti meglio perché lottano per il tuo obiettivo e poi partite così. C'è sempre la possibilità di raccogliere almeno un punto. Oggi però i ragazzi hanno dato tutto e di più".
Come sta Ismajli: "Ha sentito qualcosa ai flessori, domani faremo le valutazioni. Non so se infortunio o affaticamento o contrattura".
Su Caprile: "Come gli altri, dà disponibilità e crede in qualcosa che sembrava perso. Essendo un giovane, credo abbia la personalità per fare quel ruolo. Ha margini di crescita. Ha un bravo allenatore dei portieri. Deve rimanere affamato, umile e voglioso. Per lui è un punto di partenza importante".
Un Empoli rigenerato e se ha rimpianti per non aver messo subito Destro e Cancellieri: "Il lavoro è l'unica medicina che conosco. La predisposizione ad accantonare le cose e ripartire. Fare per un certo periodo certe cose costa fatica, farle tutti i giorni ne costa un'altra. Indipendentemente dai risultati devi metterti lì e continuare. Non ho rimpianti perché ho un parco giocatori che comprende sei o sette che hanno sempre giocato e altri che hanno qualche problema fisico. Come Destro o Niang, che però ha fatto un'ottima partita e si vede che ha giocato ad alti livelli. Caputo ha lavorato una settimana con noi, spero di recuperarlo. Abbiamo una rosa giusta. Nelle ultime settimane non abbiamo avuto Grassi e Marin, che sono i due centrocampisti centrali. Facile uscire e difficile rientrare nella scena, recuperando tutto. Non ci risparmiamo. Chi ha un'ora fa un'ora al massimo, poi esce. Poi servono tanti cambi".
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