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Paolo Zanetti (allenatore Empoli) | Serie A News (Getty Images)
L'allenatore dei toscani Paolo Zanetti ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Empoli, partita della 29^ giornata della Serie A 2022-2023 svoltasi allo Stadio 'San Siro' di Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Su Fazzini: "Una prova di altissimo livello, anche perché per dei ragazzi venire a giocare qui è un'esperienza prima di tutto. Al di là del risultato. Sono responsabilità che devono iniziare a prendersi. Fanno continuamente grandi esperienze, lui è uno di questi. Baldanzi pure. Hanno voglia, anche di sbagliare, per diventare dei grandi. Hanno fatto bene tutti e due e hanno nel DNA ciò che serve per essere di alto livello. Hanno davanti un futuro importante".
Su Baldanzi: "Parto sempre nelle analisi dal ragazzo e le qualità umane. È un ragazzo meraviglioso che ha personalità e umiltà nel mettersi lì e migliorare ciò che serve. Sa il proprio talento e penso sia ovviamente un ragazzo che ha davanti a sè un futuro importante, se manterrà questo aspetto umano. Ma non ho dubbi, lo conosco benissimo. Nessuno mi obbliga a schierarlo, la società mi mette a disposizione giovani italiani bravi e io devo portare a casa l'obiettivo: la salvezza. Li uso per l'obiettivo, non ho obblighi. I giovani per noi sono un punto di forza".
Su Perisan: "Non è facile entrare dopo tanto tempo e farlo al posto di uno dei migliori portieri. Le sue prestazioni aumentano di più di valore. Ha avuto bisogno di assestarsi, poi è cresciuto sempre di più. Il secondo portiere è importante, abbiamo scoperto un'altra risorsa. L'abbiamo preso perché crediamo in lui. Se un giorno Vicario prenderà un'altra strada, abbiamo già un'alternativa".
Se hanno pensato di osare di più: "No, ho analizzato e preparato solo ieri. Avevano fatto una partita straordinaria e ci siamo resi conto che lasciare spazi sarebbe stato un suicidio. Ho deciso di giocare con umiltà e senza vergogna una partita difensiva. Siamo stati premiati. Era importante fare punti. Qualche volta ci sta fare una gara difensiva con pochi spazi e i dettagli curati perfettamente. Contro queste squadre a volte non basta. Con campioni di un certo calibro salta il banco. Fanno giocate importanti e con il Milan è sempre difficile. Il nostro atteggiamento così ci ha portato un punto vitale".
Se al 90% è salvo e se è pronto a restare: "Non so se ho richieste. Sono concentratissimo sul presente e sulla mia squadra. Mi ha onorato la chiamata dell'Empoli dopo una mia stagione difficile. Hanno scelto me perché hanno visto qualcosa. Sono contento di aver ripagato finora. I risultati sono fondamentali per noi. Siamo ambiziosi e sarebbe bellissimo migliorarci insieme. Ho un rapporto straordinario con la società. Mi trovo benissimo con tutti. Qui sto veramente crescendo tanto in tanti dettagli. Non voglio pensare al futuro, ma godermi ogni giorno. Sicuramente ci avviciniamo alla salvezza, però è anche vero che ancora non siamo salvi. Ci sono 30 punti per le altre. Può accadere di tutto. Abbiamo un obiettivo fisso: fare più punti possibili senza porci limiti. In questo momento, questo margine, ci dà la possibilità di pensare solo a noi senza pensare agli altri".
Se si aspettava il Milan con Origi e Rebic: "No, non avevo informazioni, quindi c'era questa possibilità, ma l'abbiamo preparata onestamente ragionando su noi stessi. Coprendo lo spazio e lavorando poco sull'uomo. Al di là delle posizioni dovevamo fare una prova importante di squadra. Dal centravanti al portiere. Loro avevano entusiasmo. Analizzare il Milan a Napoli è stato un piacere, una partita incredibile. Ci ha fatto fare il pieno di umiltà e ci ha fatto tirar fuori qualcosa in più. Volevo fare una partita difensiva, senza vergogna".
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