Se si può allenare il coraggio: "Prepariamo sempre la partita per attaccare e avere questa iniziativa. Abbiamo parlato per affrontare una squadra che difende bene come la Juve. Sono il primo a voler una squadra offensiva. Difficile spiegare perché non abbiamo preso rischi di poter avere più situazioni per arrivare in porta. Loro si abbassano velocemente. I giocatori non credo abbiano preso le decisioni giuste, nonostante siano forti nell'uno contro uno. Magari il subconscio diceva di difendere bene visti i gol presi e che loro avevano fatto 4 gol qui..."
Perché non ha provato a ribellarsi alla noia facendo prima i cambi: "Pulisic è arrivato con un problema dalla Nazionale, sapevo ci non poterlo usare molto. Abbiamo provato e non si sentiva bene, non potevo farlo giocare molto e ho preso il rischio. Gli altri non pensavo che in quel momento potessimo cambiare molto ciò che stava succedendo. Abbiamo fatto le sostituzioni, ma non abbiamo cambiato molto".
Se tornando indietro metterebbe la stessa formazione: "Questa è stata la formazione che ha vinto col Real Madrid, la mia intenzione era quella di far giocare Pulisic. Esattamente la stessa squadra. Solo Gabbia".
Sulla classifica e i numeri molto brutti: "Non siamo soddisfatti ovviamente. Abbiamo parlato del processo di cambiamento, ma i risultati non sono ciò che vogliamo. Il problema però non è oggi, ma quelli precedenti. Se avessimo vinto quelle partite saremmo stati vicini. Siamo fiduciosi".
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