Chi è la favorita per lo Scudetto e sul Milan: "L'anno scorso nel 4-0 all'Olimpico erano in difficoltà. Oggi è un Milan più energico, imparagonabile. Ora stanno normalmente. Per me la più forte è l'Inter, la Juventus può stare vicino perché senza coppe può avere benefici. Non è matematico. Lotta a quattro con anche Milan e Napoli".
Qual è l'obiettivo: "Non so dire a cosa possiamo puntare in Europa, sicuramente non siamo tra le più forti. In questo momento dobbiamo puntare a passare il girone e non sarà semplice. Poi a volte si ha fortuna nel sorteggio, a volte no. Un anno a Napoli da primi abbiamo preso il Real Madrid come seconda. Difficile da prevedere. Poi arrivano sempre gli stessi, ma soffrendo qualcuno salta fuori lo stesso. Le manifestazioni a eliminazione diretta non permettere di fare discorsi e programmi. Noi dobbiamo far bene in campionato, dove ci giochiamo la vita. Per noi la Champions è un lusso".
Se ha avallato il mercato o no: "Difficile rispondere. Parto da certi nomi e alla fine si sceglie un altro. Io parto da A si arriva a X e Y, poi avrò detto sì a Y, ma chi ho indicato non è arrivato. Devo fare con ciò che ho a disposizione. Però per molti è così".
Sulle difficoltà a segnare: "Oggi abbiamo fatto 14 tiri in porta contro i 13 del Milan, poi è vero che 6/7 volte dal limite e centrale. Però arrivare a tirare significa che la squadra ha prodotto. Se partono bene... Nel primo tempo potevamo fare di più".
Come mai la poca incisività: "Difficile dire i motivi. Tanti fattori. Alla fine stiamo facendo gli stessi risultati dell'anno scorso nelle stesse partite. Mentalmente è difficile pensare che un giocatore non abbia modo di creare qualcosa di pericoloso. Il rapporto tra occasioni e gol l'anno scorso eravamo primi, ora diciottesimi. Questa è una differenza grossa..."
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