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CONFERENZA

Milan-Lecce, Fikayo Tomori: “Ecco cosa abbiamo cambiato in difesa”

Fikayo Tomori, difensore del Milan
Fikayo Tomori, giocatore rossonero, ha parlato in conferenza al termine di Milan-Lecce, partita della 6^ giornata della Serie A 2024-2025
Stefano Bressi Redattore 

Fikayo Tomori, giocatore rossonero, ha parlato in conferenza stampa al termine di Milan-Lecce, partita della 6^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta allo stadio 'Giuseppe Meazza' di San Siro, a Milano. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Solo un gol preso nelle ultime 3 in Serie A, cosa è cambiato: "L'atteggiamento. Siamo più concreto. A inizio stagione abbiamo cambiato il modo di difendere dagli ultimi anni. Sapevo che serviva tempo per essere perfetti. Non lo siamo, ma stiamo migliorando. Ora abbiamo fatto bene nelle ultime tre in campionato, ma dobbiamo continuare. Non so se è psicologico, il calcio è così. Un giorno sei al vertice e un giorno sei in basso. Dobbiamo continuare così".


Sulla pazienza e sulla maturità: "Sapevamo che oggi sarebbe stato diverso dal Derby, perché sarebbero stati più bassi e dovevamo essere più pazienti. Non abbiamo iniziato veloce e forte come volevamo, ma le partite sono così a volte. Siamo stati pazienti e alla fine l'abbiamo sbloccata e abbiamo segnato tre gol in cinque minuti, vincendo. Siamo contenti per come abbiamo giocato e gestito. Potevamo segnare di più, ma sono tre punti".

Se oggi certifica il salto di qualità mentale: "A inizio stagione sapevamo come volevamo giocare. A volte abbiamo giocato come vuole il mister, ma non per tanto tempo nelle partite. Ora stiamo facendo meglio, portando ciò che vuole il mister più volte sul campo. Per quello stiamo diventando più concreti e fiduciosi. Dobbiamo continuare così. Ci sono tante partite in campionato, in Champions e Coppa Italia".

Sulla responsabilità di essere un senatore e cosa cambia con Gabbia e Pavlovic: "Ho saputo prima della stagione che sono uno dei pochi dell'anno dello Scudetto, ma siamo ancora il Milan. Io e i miei compagni vogliamo vincere, sappiamo cosa serve. Dobbiamo migliorare ogni giorno, portando ciò che vuole l'allenatore in campo. Dobbiamo fidarci a vicenda per giocare con aura. Ora lo facciamo di più, ma dobbiamo continuare. L'allenatore dice ogni giorno che dobbiamo lavorare per migliorare. Abbiamo un modo di difendere per cui chiunque giochi in ogni ruolo sa bene dove deve essere in campo a seconda di dove sta la palla".

Se sono una squadra di capitani: "È molto importante. Non abbiamo solo un giocatore e un capitano. Ne abbiamo tanti. Quando ci alleniamo alzano il livello, se qualcuno non corre richiama. Oggi è stato Rafa Leao e ha fatto una grande partita. La prossima non so se ci sarà Calabria, altrimenti sarà un altro. Abbiamo tanti capitani, vogliamo vincere e abbiamo tutti la stessa mentalità. È più facile quando abbiamo capitani come Morata che ha vinto gli Europei, o Theo Hernandez che lo è stato o Maignan che lo è di natura".

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