Gli spunti positivi: "Mi tengo lo spirito. È stato quello di una squadra che ha provato a far male al Milan e a gestire il pallone. Con movimenti raffinati. In inferiorità sta ordinata, soffre insieme e non rinuncia di provare ad attaccare. Questo spirito è la cosa più importante. Gli scontri diretti possono essere decisi da episodi, possono andar male, ma se c'è continuità di spirito le prossime vanno viste con ottimismo".
Su un Lecce che ci crede sempre e sul tiro che manca: "C'è stato un episodio, dopo un minuto, con una palla che avrebbe indirizzato la partita; c'è stata la traversa... Ci provi. A volte fai la scelta giusta, a volte no. L'atteggiamento è la cosa che mi porto con buon sentore. Aggiungo che i ragazzi siano stati anche bravi a non degenerare dal punto di vista disciplinare. A non fare peggio e a non procurarci danni".
Sui tanti attacchi a sinistra: "Rivedendo la partita potrei essere più preciso. Avevamo preparato cose diverse. Quasi mi era sembrato avessimo attaccato più a destra. Venuti ha fatto cose poco scolastiche e abbiamo avuto idea pregevole".
Sulla partita con l'Empoli e cosa si aspetta da Milan-Roma avendole affrontate entrambe: "Mi aspetto una partita bella, tra due squadre belle. Non so quanto la componente pressione e nervosismo possa condizionare, ma mi aspetto un calcio di ottimo livello, come sempre negli ultimi mesi. È una tendenza quella di dire che la prossima è sempre la più importante. Ce ne sono sette e come tali vanno valutate. Sicuramente con l'Empoli i punti valgono doppio, perché chi li prende li toglie all'altro. La prossima è sempre la più importante".
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