Se è il momento migliore: "Semplice non è stato neanche oggi. Abbiamo concesso una traversa, ma l'abbiamo controllata bene. Io avevo la sensazione che potessimo essere sempre pericolosi. Abbiamo riaggredito bene. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto rifiatare qualcuno. Tutto positivo, ma tanta concentrazione".
Come inquadra 68 punti alla 38esima giornata e 67 l'anno dello Scudetto: "Con una squadra ribaltata. Tra entrate e uscite abbiamo cambiato più di 20 giocatori. Date giudizi, ma sono ancora incompleti. La stagione non è finita. Oggi è un bilancio parziale. L'anno dello Scudetto abbiamo vinto le ultime 6. Fare meglio sarà difficile. I bilanci si fanno alla fine, a volte i giudizi sono affrettati. Abbiamo vinto la quinta di fila per la prima volta, proveremo a vincere la sesta a Sassuolo, contro una squadra che si vuole salvare. Il bilancio dopo la Salernitana".
Se Leao sta salendo l'ultimo gradino: "Secondo me lo sta facendo, non lo ha ancora terminato. È a metà dell'ultimo scalino. Molto attento e partecipe. Ingredienti importanti".
Se è il suo Milan più forte: "Troppo difficile. Caratteristiche diverse e annate diverse. Difficile. Spero possa essere il più forte e possa fare risultati positivi, vincendole tutte e arrivando in fondo in Europa League, poi faremo altre valutazioni. Sicuramente è un Milan forte, i nuovi hanno alzato il livello di qualità. In costruzione, inserimenti e uno contro uno. Vedremo".
In cosa è stato bravo in questo mese e mezzo: "Non sono stato bravo io, siamo stati bravi noi. Dai dirigenti ai giocatori. A lavorare bene e tanto. Più le cose andavano storte e più abbiamo lavorato. Apprezzo questo da tutto l'ambiente, compresi i tifosi che hanno criticato, ma sempre sostenuto e con affetto. Dobbiamo portare avanti questo valore e dipende da noi. Tutto l'ambiente è stato molto bravo. Io li ho solo accompagnati. Conosco bene i giocatori, sia i vecchi che i nuovi li ho conosciuti velocemente. Si è creato un bel gruppo. C'è tanta strada ancora e i giudizi cambiano velocemente. Dobbiamo stare con i piedi per terra e alzare il livello".
Se può dire di avere avuto lo spogliatoio dalla sua parte: "Assolutamente sì. Altrimenti non sarei qui forse. Non so se è più forte dell'anno dello Scudetto, ma è un gruppo con zero difficoltà".
Su Giroud che ha salutato i tifosi a fine partita e sul prossimo attaccante: "Olivier non credo abbia salutato i tifosi perché ha annunciato qualcosa, ha salutato come tutti. La programmazione futura dipende dalla società. Noi dobbiamo pensare al finale di stagione, che peserà tanto sul nostro giudizio".
Sulla gestione della partita: "Dai numeri che abbiamo in ogni partita, siamo migliorati nel controllare. Giochiamo di più nella metà campo avversaria. Puoi così controllare la partita. Non sono amante del possesso, ma se giochi di più nella metà campo avversaria hai più possibilità di segnare e meno di prendere gol. Bisogna forzare la giocata solo quando si può fare uno contro uno".
Se si sente più saldo e su Chukwueze: "Io sono felice di essere al Milan e ora vado a casa a vedere il derby per preparare la partita. Sono contento per Chukwueze, ha fatto più fatica degli altri a inserirsi, ma non ha perso fiducia, voglia e disponibilità. Sta facendo prestazioni ottime. Ha sempre lavorato in modo positivo. Quando parlo di gruppo forte e coeso è perché ha sempre aiutato i singoli".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Milan senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Pianetamilan per scoprire tutte le news di giornata sui rossoneri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA