Se una frase della Donna Cannone può riassumere i cinque anni al Milan: "Sì, ho buttato tutto in questa avventura e ho ricevuto tantissimo. Le manifestazioni avute certificano ancora una volta cosa abbiamo costruito. A me piacciono i rapporti equilibrati e paritari".
Se il tributo di oggi è l'emblema del lavoro: "Assolutamente. Lo striscione anche. Questo è ciò che conta. Le altre cose... Sono arrivato che ero PioliOut, poi sono diventato Pioli is on fire, poi altro... Sono uscito col cuore pieno di soddisfazione. Se smettessi oggi, avrei raggiunto già tutto a livello di emozioni. Però mi sento assolutamente ancora pronto per provare a fare qualcosa di speciale".
Cosa è successo stasera di così particolare: "Non faccio niente per ricevere un ritorno. Certe cose le devo dire nel mio ufficio ai giocatori. Per essere credibile devo essere me stesso".
Quando ha percepito che il ciclo stesse per concludersi e se c'è una partita che avrebbe potuto cambiare: "Abbiamo dato tutto tutti. Abbiamo raggiunto il momento giusto per separarsi. Difficile dopo tutto quello che è stato fatto. Tante cose potevano andare diversamente".
Un consiglio a chi verrà dopo: "No, perché quando io vado ad allenare una squadra nuova non chiamo mai l'allenatore precedente. Ognuno di noi deve vivere certe sensazioni, convinzioni ed emozioni. Nessun consiglio, ma troverà un gruppo responsabile e compatto".
Se sente di aver completato il lavoro: "Sì, assolutamente".
Un suggerimento alla società: "Non lo do, sono cose su cui non posso incidere. Il Milan è tornato a essere ambizioso, a voler cercare di vincere".
Se si è stati un po' troppo ingenerosi: "Chiedetevelo a voi stessi. Questo ambiente qua, più vai in alto, ci sono sempre esagerazioni. La nostra forza è stata non farci condizionare, positivamente e negativamente. Cercando di lavorare tutti insieme. Tutto fa parte del gioco. Certo che le pressioni ci sono state. Sicuramente esco più strutturato e più bravo a gestire certe pressioni che forse in passato mi avrebbero fatto fare qualcosa di diverso".
La mossa tattica che più è riuscita: "Io mi ricordo una partita con l'Atalanta a Bergamo, a livello tattico e di strategia bellissima. Mi ricordo quella, ma poi anche altre. Sono contento di ciò che abbiamo fatto. Nel tempo giusto valuteremo cosa riproporre. Studio e guardo tutto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA