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Rispetto a Pinzolo, quanto siete migliorati?
"Dobbiamo ancora lavorare, dobbiamo mettere a posto diverse cose: a volte siamo poco fluidi. Cerchiamo tanto il gioco con le punte, a Pinzolo non si era ancora visto. È normale, dovevamo capire le dinamiche, ora si inizia a vedere ciò che chiede il mister"
A che punto siete in percentuale in questa rivoluzione tecnica con il nuovo allenatore?
"È un po' difficile... Ci sono alcune cose che dobbiamo migliorare, come nella manovra e nel trovare gli attaccanti. Ma stiamo lavorando tanto sul gioco e sul muovere la palla, facciamo tanti 11 contro 0 in allenamento che aiuta a trovare le posizioni. Ci stiamo mettendo sotto, il mister lavora molto sulla fase cognitiva. Bisogna lavorare, ci aspetta una partita molto difficile contro il Milan e conteranno tanto il carattere e la personalità"
Questo Toro è più debole o più forte rispetto al passato?
"È difficile da stabilire, dobbiamo creare gruppo. I nuovi sono validi e forti, ci stanno dando una mano e si sono inseriti alla perfezione che non è cosa scontata. Possiamo giocarcela con tutti"
Può essere la stagione del suo salto definitivo?
"Ci sono rimasto male per l'europeo, ma può capitare in carriera perché ci sono vittorie e sconfitte. Non bisogna demoralizzarsi, magari arriverà di nuovo la chiamata. Ora bisogna concentrarsi sul Toro, cercare di migliorare per fare il salto. Devo migliorare nella fase conclusiva, poi vedremo"
In cosa può evolvere nella gestione Vanoli?
"Dal punto di vista del gioco, il mister chiede qualità e dinamismo. L'anno scorso era un gioco più difensivo, non bisogna cancellarlo perché ci aiuta sempre. Ora dobbiamo mettere dentro il tiro, buttarsi negli spazi e cercare combinazioni nello stretto" LEGGI ANCHE: Calciomercato – Kalulu alla Juventus? L’idea del Milan, l’offerta bianconera >>>
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