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CONFERENZA

Monza, Galliani: “I motivi della scelta di Nesta. Sul mercato dico …”

Adriano Galliani AC Monza
Adriano Galliani, dirigente del Monza, ha parlato di Alessandro Nesta, nuovo allenatore dei brianzoli e di mercato in conferenza stampa
Daniele Triolo Redattore 

Conferenza stampa, stamattina a Monza, per presentare il nuovo allenatore dei brianzoli, Alessandro Nesta. Dell'ex difensore del Milan ha parlato, durante l'evento, chi lo conosce molto bene: Adriano Galliani. Il dirigente dei biancorossi, infatti, lo aveva portato al Milan - da giocatore - nel 2002 e si è ricongiunto con lui ora, altrove e in altra veste. Galliani ha spiegato i motivi della scelta di Nesta in panchina.

Monza, Galliani: "Auguro al Nesta allenatore il percorso avuto da calciatore"

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"È uno dei pochi giocatori ad aver vinto il Mondiale con l'Italia e anche con il Milan, è stato anche campione europeo Under 21 con Cesare Maldini in panchina. Io l'ho corteggiato, ma ho fatto meno fatica rispetto al 2002: all'epoca fu durissimo portarlo a casa. Considero Nesta uno dei più grandi difensori al mondo, avevamo capito con Carlo Ancelotti che se fosse arrivato avremmo vinto la Champions League. Ha fatto 10 anni di Milan, 224 partite: un percorso da giocatore straordinario. Gli auguro, credo e spero che faccia un percorso simile anche da allenatore. Tutti quelli che l'hanno avuto ne sono felicissimi: è un allenatore bravissimo, che farà sicuramente bene".


"Saluto Palladino, gli voglio bene. La scelta fu mia e di Berlusconi"

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"Voglio salutare Palladino, a cui voglio bene - ha continuato Galliani -: Nesta ha ricordato di non aver mai allenato in Serie A, ma l'ha fatto in Serie B in altre piazze. Raffaele non aveva mai allenato altro che il settore giovanile. Le scelte nostre, mie e di Silvio Berlusconi, sono sempre state così: Arrigo Sacchi non aveva mai allenato in Serie A e ha vinto qualcosa ... Abbiamo scelto Alessandro perché abbiamo fatto un sacco di analisi sullo stile di gioco degli allenatori che avevamo messo nel mirino e abbiamo capito che l'allenatore che, come stile di gioco, era più simile a Palladino era lui. Io penso che se una squadra non vuole cambiare decine di giocatori e vuole mantenere la struttura portante è bene scegliere un allenatore con lo stesso credo calcistico. Nella scelta sono stato aiutato dal lavoro di Modesto e Franco, mi hanno portato i dati di tre allenatori che erano in shortlist. La scelta è stata Nesta: 3-4-2-1 e speriamo di fare altri 97 nei prossimi due anni".

Galliani ha parlato di mercato: le notizie su Colpani e Szczęsny

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Galliani, poi, ha parlato di calciomercato. In particolare, della possibile cessione di Andrea Colpani e del possibile arrivo del portiere polacco Wojciech Szczęsny. "Non c'è nessuna trattativa in corso con la Fiorentina per Colpani, è inutile parlare di mercato perché da qui al 30 agosto può succedere tutto e il contrario di tutto. In questo momento non c'è nessuna trattativa che riguardi Colpani con nessuna squadra, compresa la Fiorentina. Poi questo non vuol dire nulla, ma al momento è così. Trattativa per Szczęsny? Intanto bisogna mettersi d'accordo su cosa sia una trattativa. Se si fa riferimento al vocabolario, sedersi e cominciare a parlare, non esiste nessuna trattativa per Szczęsny. Poi chiacchiere con uno, con un direttore sportivo o altro, sono tutte cose in divenire. Ma non c'è nessuna trattativa in corso per Szczęsny".

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Quindi, Galliani ha chiosato parlando ancora di mercato, ma più in generale. "In attacco siamo in tanti, è partito Carboni e non si sa cosa succede, ma nel sottopunta di destra a piede invertito oltre a Colpani abbiamo Forson, ci crediamo molto e siamo stracoperti. A sinistra abbiamo Dany Mota, Caprari e Vignato. Davanti hai sempre Mota che può fare la prima punta, poi Petagna e Djuric. Non vedo dove siamo corti: siamo tanti. In questo momento siamo sette, a parte i vari Maric, Mancuso e altri che partiranno, ma siamo sette giocatori per tre ruoli. Numericamente, il Monza è coperto in tutti i ruoli: si può cambiare, sperando di migliorare tecnicamente, ma abbiamo tanti giocatori. Non abbiamo bisogno di giocatori, ne abbiamo bisogno se ne partono altri. Il problema non è numerico ma di qualità: come numeri ci siamo, io ho sempre pensato che esagerando servano 23 giocatori e al limite un jolly per difesa, uno per centrocampo e uno per attacco. Quando hai 26 giocatori io credo che siano più che sufficienti. Numericamente in attacco siamo coperti e dimenticavo Ciurria che può fare assolutamente anche lui il sottopunta di destra, se Nesta vuole". LEGGI ANCHEDi Marzio: “Milan, piace Depay. Il club aspetta altre tre risposte” >>>

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