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CONFERENZA

Monza-Milan, Nesta: “Non sono d’accordo con Fonseca”

Stefano Bressi Redattore 
Alessandro Nesta, allenatore biancorosso, ha parlato in conferenza al termine di Monza-Milan, gara della 11^ giornata della Serie A 2024-2025

Alessandro Nesta, allenatore biancorosso, ha parlato in conferenza stampa al termine di Monza-Milan, partita della 11^ giornata della Serie A 2024-2025 che si è svolta all'U-Power Stadium di Monza. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Se danno quel gol la partita cambia: "I gol che ci sono vanno dati. Dopo l'Atalanta ci hanno mandato un messaggino chiedendoci scusa, ora non vogliamo un altro messaggino. Il calcio va aiutato, non rovinato. Non si possono avere contatti. Ora sembra che il calcio si adatti al regolamento, ma deve essere il contrario. Bisogna salvare il calcio. Il calcio è della gente, se si fischia ogni secondo non va bene. Torniamo ad arbitrare come una volta, si fischiava meno. Il regolamento è folle. Il difensore deve saltare con le mani dietro, ogni tocco di mano è rigore. Il calcio sta diventando troppo complesso. Non deve adeguarsi al regolamento, ma viceversa. Teniamo il calcio vivo. In Inghilterra il calcio è bello perché si danno qualche legnata e la gente si infiamma. Ora qui se si tocca un'unghia è rigore".

Sulla prestazione e se è più difficile sapendo che Rafa Leao può entrare al 60': "Se il primo tempo finisce 3-1 non c'è niente da dire. Le nostre palle gol sono clamorose. Bellissima partita, mi dispiace per i miei giocatori. Ogni tanto spero vengano premiati. Oggi potevamo vincere, non pareggiare. Oggi al Milan è andata bene. Non mi importa se Rafa Leao entra al 60', tanto non devo corrergli dietro io, ma gli altri".

Se bisogna lavorare sui dettagli: "Maldini ha un tiro favoloso, è un cecchino. Ora si sta riprendendo da questo problema... I gol li farà. Il dettaglio è avere lo stesso spirito. Col Venezia non lo avevamo. Il passo avanti da fare è arrivare a ogni partita così".


Cosa risponde a Fonseca: "Lo rispetto, ma ho la mia idea. Per me il primo tempo se finisce 3-1 non c'è niente da dire. Non la vedo come lui".

Cosa aspettarsi nelle prossime: "I punti, mancano solo quelli. Le prestazioni non bastano. I giocatori prendono coraggio e consapevolezza con i punti. Inutile fare belle partite senza punti, altrimenti non ci si salva".

Se nel secondo tempo è mancata consapevolezza: "Abbiamo cercato di mettere a posto alcune cose. Morata ci portava via l'uomo. Nel secondo tempo abbiamo avuto qualche occasione, ma siamo arrivati un po' così... Nel primo con le idee. Ci sta un secondo tempo così, qualcuno era stanco. Poi loro fanno i cambi e mettono giocatorini freschi".

Se hanno dimostrato di avere coraggio e se ha detto qualcosa ai giocatori: "Dico sempre che quando giochiamo con queste squadre se non hai coraggio hai perso. Bisogna rischiare e stare alti, se li porti vicino all'area la stoccata la trovano. A fine primo tempo volevo cambiare l'assetto della linea di difesa. Perché appena usciva Pablo Mari si buttavano le ali. Volevo cambiare, ma loro hanno voluto prendersi il rischio".

Su Bianco: "Non me l'aspettavo così. L'anno scorso veniva dalla Primavera principalmente... Tra tutti i giovani era il più pronto, sveglio. Pensavo facesse fatica in Serie A per struttura fisica. L'ho voluto perché mi fido. Pensavo servissero due o tre mesi, invece già pronto".