CONFERENZA

Napoli-Milan, Spalletti: “Il passato in Champions conta per gli arbitri”

Luciano Spalletti Napoli conferenza stampa Champions League 2022-2023
Spalletti, tecnico azzurro, ha parlato in conferenza dopo Napoli-Milan, partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League
Stefano Bressi Redattore 

L'allenatore azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa al termine di Napoli-Milan, partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League svoltasi allo stadio 'Diego Armando Maradona'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Sul livello di Kvaratskhelia: "Non so se si è esagerato. Io inizialmente ho tentato di prendere posizione, poi mi è stato detto di tutto e mi sono dovuto accodare. Si sono scomodati personaggi illustri. Il ragazzo merita, è sano e una persona sensibile. Ha qualità. Vero che nel primo tempo non è riuscito a saltare l'avversario nello spazio che aveva. Nel secondo tempo però ha fatto due volte grandi giocate. Poi forse ci è arrivato col fiato tirato. Qualcuno ci è arrivato con fatica, senza aver recuperato e ha un po' annebbiato la possibilità di esprimersi al massimo. Abbiamo fatto la gara che dovevamo fare. Kvaratskhelia è una grande persona, sono felice di lavorarci insieme. Ci darà ancora la qualità per questo grande obiettivo che abbiamo davanti".

Se il 4-0 ha minato le certezze: "Le prestazioni dicono di no. Abbiamo fatto due grandi prestazioni. Come detto prima, ho fatto i complimenti al Milan per il passaggio del turno e gli si dice bravi, ma abbiamo fatto prestazioni di sostanza. Poi ci ha creato problemi, ma nei problemi creati si commettono ingenuità che non possiamo commettere. Dico di no, non ha minato niente. Però ci ha minato il turno delle Nazionali, perché sono tornati in tre infortunati e da lunghi viaggi su campi assurdi. Sono tornati stanchissimi. La vittoria di Torino ci ha messo in testa che il campionato sarebbe stata una formalità, ma ci ha tolto cattiveria. Abbiamo fatto bene e ci ha fatto piacere rivedere lo stadio così e avrebbero meritato".

Cosa è mancato al Napoli: "Siamo stati ingenui e siamo arrivati col fiato corto. Osimhen si è allenato tre giorni e quando sei vicino alla partita non alzi il livello così tanto. Ma non è una scusante. Io dico che meritavano i miei calciatori. Poi si accetta il verdetto del campo. A me niente riuscirà a consolarmi. Però poi ai calciatori si dice la verità, bisogna essere giusti e hanno fatto una grandissima partita. Senza soste, hanno fatto ciò che dovevano fare. Non hanno avuto dubbi. Poi il Milan ha vinto meritatamente, perché c'è poi anche quel lato lì: capitalizzare. Bravi a tutti e due, bello spettacolo, un po' di amarezza".

Sulle ripartenze e sugli acciaccati: "I rimpianti ci sono per tante cose. Politano e Mario Rui bisogna fare degli approfondimenti. Politano ha detto subito che non ce l'avrebbe fatta. Mario Rui ci ha detto subito di far scaldare il compagno... Sono cose da approfondire con accertamenti".

Se la Champions può essere l'obiettivo dell'anno prossimo: "Siamo forti, io credevo che mettendoci le mani in modo pesante, convincendoli a giocare per cose importanti, che ci fossero cadute. Avevamo perso in preventivo di perdere partite, ma giocando un calcio che ci piaceva. Sono stati eccezionali, gli voglio bene. Il pubblico è stato commovente e non deve più mancare. Abbiamo ancora un'immagine bella da completare per quanto riguarda il nostro percorso e sarà un'altra immagine che ci darà la felicità per sopperire a stasera".

Se può aver fatto la differenza il DNA europeo: "Sotto l'aspetto degli episodi l'ha fatto molto. Sotto l'aspetto dell'esperienza forse vedere intorno gente che ha fatto finali su finali e ha vinto, vedere la bacheca, vedere personaggi del calibro che ha il Milan intorno alla squadra gli ha dato sicuramente convinzione. Poi è una competizione che li riguarda da vicino per la loro storia. Poi hanno avuto episodi a favore per la loro storia".

Se gli arbitri hanno sentito il peso dell'importanza: "Siamo arrivati penalizzati dalla partita precedenti. Quelli che hanno forza e sostanza ci sono stati tolti ingiustamente. Però non lo so. Sulla valutazione della prima gara, ho visto anche giornali schierati a dargli insufficienza. Poi stasera c'è il rigore, netto. Un contatto è un contatto, impatto è impatto. Stasera è impatto, gli ha stravolto la caviglia. Per cui... Era il numero uno del calcio, l'hanno guardo bene al VAR, quindi il passato in Champions conta".

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