"Il rapporto con la società è stato veloce, il mio procuratore ha avuto contatti con il direttore e ci sono stati poi gli incontri. L’apertura da parte mia c’è stata subito perché vedo un gruppo forte, sano, con voglia di fare e di mettersi in gioco. Queste caratteristiche mi hanno spinto più di tutto. La Champions è il sogno di ogni giocatore. Ti confronti con grandi squadre e ti dà una visibilità incredibile, sono davvero le partite per le quali ci si allena tutta la vita per giocarle. Due anni al Milan sono riduttivi, perché ho iniziato lì a 14 anni, quando mi sono trasferito. L’ho sempre considerata una seconda famiglia, ringrazio ancora tutte le persone che sono all’interno. A livello professionale è importante però fare delle scelte e questa è fondamentale per la mia carriera, sono molto felice di aver preso questa decisione". LEGGI ANCHE: Milan, Cassano attacca duramente Leao e Theo Hernandez: poi elenca i problemi di Fonseca >>>
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