Sulla partita: "Se è difficile preparare una partita del genere? Sì, perché non hai la testa nel tuo lavoro. È stato qualcosa di terribile. Lo prepareremo perché siamo professionisti. Cercheremo di giocarcela e di vincerla, ovviamente. E' quello che serve".
Sul rinvio della partita di campionato: "Tutti sono stati chiari. Nessuno voleva giocare. Mi è sembrata la decisione giusta. Ma non siamo noi a comandare. Quelli al vertice prendono questa decisione".
Sui suoi sentimenti in vista del Milan: "La sensazione è quella di parlare il meno possibile di calcio. Come ho detto, è la nostra professione. Contro il Milan abbiamo una partita importante, speciale, ma è sullo sfondo".
Su cosa deve fare il calcio in queste situazioni: "Ci sono molti modi per aiutare. Il calcio doveva fermarsi questo fine settimana e poi il calcio deve aiutare. Il calcio è una festa e puoi festeggiare e far festa quando stai bene. Quando la tua famiglia sta bene e tutti stanno bene. Quando la gente non sta bene non c’è bisogno di fare festa. Il calcio deve fermarsi. Per me sì. Perché è il più importante dei meno importanti. Ma non possiamo prendere decisioni. Non siamo noi i responsabili".
Sul Pallone d'Oro come miglior allenatore: "Il Pallone d'Oro è passato. Il mio Pallone d'Oro me lo hanno dato il 1° giugno quando abbiamo vinto la Champions".
Sulla gestione della tragedia: "Non voglio parlare di come è stata gestita, io cerco solo di fare il massimo per cercare di aiutare".
Sulla gente di Valencia: "E' normale che siano frustrati, tristi. E' successo qualcosa di incredibile. Io non sono qui a giudicare ciò che ha fatto la politica, mi spiace solo per le persone. E' difficile pensare che nel 2024 possano succedere queste cose, con tutte le informazioni che abbiamo anche dal punto di vista meteorologico".
Ancora sulla tragedia di Valencia: "Mi sono informato, ovviamente. È una catastrofe incredibile. Le persone stanno aiutando molto. È ciò che ogni cittadino deve fare. Aiutate queste persone che sono molto, molto colpite".
Su come il suo gruppo ha vissuto questi giorni: "È stata una settimana difficile, perché non è l’ambiente normale. Ma non per quello che è successo con il Pallone d'Oro. È successo e basta. Congratulazioni ai vincitori. La tristezza non è lì, ma per quello che sta succedendo qui in Spagna".
Su Vinícius Júnior: "Sta bene. Si rende conto di cosa sta succedendo. Per fortuna sabato non abbiamo giocato e Vinicius si è allenato bene, come tutti".
Sulla politica: "La politica è molto complicata, in tutti i paesi. Date la vostra opinione al riguardo... Qual è la colpa della politica? Non lo so. Ma vedo la frustrazione delle persone che hanno perso tutto".
Sul fermare il calcio davanti a certe tragedie: "Il potere che abbiamo è pari a 0. Non possiamo prendere nessun tipo di decisione. Tutti gli allenatori volevano fermare la partita. Alcuni hanno giocato, altri no. Il potere decisionale dell'allenatore, in questi casi, è pari a 0. C'è una frase, 'lo spettacolo deve continuare', ma non è così.
Ancora su Vinícius: "Vinícius è triste, come noi, ma non per il Pallone d'Oro, bensì perché vede la situazione del Valencia". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan – Reijnders tra rinnovo e tentazioni importanti >>>
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