CONFERENZA

Roma-Milan, Mourinho: “La lotta Champions non ci riguarda”

José Mourinho AS Roma conferenza stampa
José Mourinho, tecnico giallorosso, ha parlato in conferenza stampa dopo Roma-Milan, partita della 32^ giornata della Serie A 2022-2023
Stefano Bressi Redattore 

L'allenatore giallorosso José Mourinho ha parlato in conferenza stampa nel post partita di Roma-Milan, partita della 32^ giornata della Serie A 2022-2023 che si è svolta allo stadio 'Olimpico'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.

Roma-Milan 1-1, così Mourinho nel post-partita dello stadio 'Olimpico'

—  

Quanto brucia e se si poteva evitare e come il gol al 96': "Sono più orgoglioso che triste. Penso che solo noi possiamo fare quello che abbiamo fatto. Solo noi. La squadra ha i suoi limiti, ha perso tanti giocatori. Solo noi potevamo fare questa gara contro il Milan, che ha due squadre. Una in campo e una in panchina. Sono invidioso di Pioli, bravo collega e sempre corretto e simpatico con me. Però la verità è che loro hanno due squadre, noi metà squadra. Sono triste per come è successo, però sono più orgoglioso. Se hai un difensore centrale in panchina puoi mettere un difensore centrale in più, ma non lo avevamo. Noi con quello che avevamo, abbiamo fatto una straordinaria prova di sacrificio. Sono convinto che i romanisti vanno a casa come me, orgoglioso. La situazione diventa complicata per noi per gli infortuni. Non faccio il dottore, ma penso che quella di Kumbulla sia la peggiore di tutte".

Sulla lotta Champions: "È per chi ha investito per la lotta Champions, a noi non appartiene. Siamo lì perché i ragazzi fanno un lavoro incredibile da inizio stagione. È il loro obiettivo, noi siamo là perché siamo bravi, anche io. Qualcuno può dire che sono arrogante, ma penso di essere bravo. Anche i ragazzi. Facciamo il possibile e siamo là dove ci sono anche gli altri, che devono starci. La nostra stagione è fantastica. Ci arriviamo con difficoltà al periodo finale. La prossima è Monza, che ha 24 ore in più per prepararsi".

Sui punti della Juventus che creano difficoltà: "Magari sì, magari no. Sono in Italia da quattro anni, se parliamo di giustizia sportiva è tutto ridicolo".

Sugli infortuni: "Non mi piace fare il dottore, ma Karsdorp non lo vedrò più in campo quest'anno, come Llorente anche. Kumbulla non al 100%. Smalling abbiamo la speranza di averlo una o due partite. Wijnaldum il più vicino. Dybala non lo so. Ha un problema all'adduttore. Sapevamo non potesse giocare, anche se il Milan avesse segnato prima. Non sarebbe entrato, non potevamo rischiare. Matic è squalificato, ma andiamo avanti. Ho allenato per tanti anni rose con mille opzioni, ora mi tocca stare con un gruppo di ragazzi straordinari. Orgoglioso di lavorare con loro".

Se Abraham ha chiesto il cambio prima di segnare e sul suo piano gara: "Leao è stratosferico. Se sta nel proprio habitat, con spazio, è devastante. Celik è stato suo compagno e lo conosce. Aiutato da Mancini e Ibanez, abbiamo fatto una pressione in modo asimmetrico. Controllato abbastanza bene. Mi sono dimenticato di Belotti, che è uscito con un problema alle costole. Abraham aveva chiesto il cambio, ma non ho voluto. Poteva aiutare su palla inattiva". Le pagelle post-partita dei rossoneri secondo la nostra redazione >>>

tutte le notizie di