Sulla piattaforma Serie A+: "Non se n'è parlato".
"Vogliamo un modello Serie A"
—Sui calendari: "Emerso qualcosa? Ancora no, si è preso contezza di quale sarà il quadro. È molto fitto, c'è una presa d'atto e l'uniformità di vedute sulla posizione: dai dati che sono emersi, negli ultimi vent'anni, mentre a livello nazionale il numero di partite non è incrementato, se non con la final four di Supercoppa, a livello internazionale le partite sono cresciute in modo vertiginoso".
Sulla Serie A a 18 o 20 squadre: "Se ne abbiamo parlato? No. Un altro tema è la sovrapposizione delle partite di campionato con le coppe europee, che diventerà inevitabile. Prima di discutere di format alternativi, è opportuno chiarire alcune cose".
Sui prossimi passaggi della FIGC: "Faremo presente che, rispetto alle fasi indicate dalla FIGC, non condividiamo quell'ordine. La FIGC mette alla fine il sistema di riequilibrio, la Serie A non si sente rappresentata per quello che dovrebbe essere".
Sul modello Premier League: "Noi vogliamo un modello Lega Serie A, non possiamo replicare modelli che esistono altrove. Si guarda a dove le cose funzionano, ma il tema è che vogliamo un sistema simile, poi si possono avere modifiche. Il sistema attuale non garantisce alla Serie A il peso che dovrebbe avere".
Sul prossimo campionato: "Sono questioni che non sono state affrontate oggi, ma lo saranno nelle prossime settimane. La prossima assemblea è l'8, ma in video". LEGGI ANCHE: Calciomercato Milan - Futuro già scritto per Romero? Punto e retroscena>>>
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