Se si sente ancora attaccato al Milan: "Rimasto solo un giocatore di quando c'ero io. Forse i custodi, ma non sono in contatto".
Sul Milan: "Difficile valutarli, risultati e prestazioni altalenanti. Li analizzeremo, non sarà facile. Hanno vinto col Real Madrid, combatteremo fino agli ultimi minuti".
Sulla reazione dopo il sorteggio e se aveva paura di non esserci: "La salute è una, ho fatto del mio meglio, ma non potevo rischiare anche se non avessi giocato. Ho fatto di tutto per tornare, non sapevo se ce l'avrei fatta. Non vedo l'ora, ma penso alla salute. Non sono più giovane. L'ho detto che sarei stato contento, ma non avrei rischiato per una partita".
Con chi gli piacerebbe giocare del Milan attuale: "Mi piace Pulisic, Rafa Leao pensavo fosse uno che non avrebbe fatto strada, camminava. Poi è diventato fortissimo, un top".
Il suo momento migliore al Milan: "Vincere la Supercoppa. Era un momento delicato e un trofeo era importante. Ho legato con Antonelli, ma con tutti".
Che versione del Milan si aspetta: "Che soffre un po' con quelle deboli. Ha giocato meno bene con quelle meno forti".
Com'è stato giocare nel Milan: "Era una squadra fortissima, come vivere un sogno. Ma in generale ho avuto l'occasione di giocare per una delle squadre più forti del mondo. La qualità che ho visto e tutto ciò che c'era in torno".
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