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Rino Gattuso, allenatore del Milan (credits: GETTY images)
Guerra Champions, nuova battaglia. Teatro: Bergamo. Riparte dall'Atleti Azzurri d'Italia il duello (esteso ad almeno altre tre squadre, in realtà) del Milan, nella rincorsa al quarto posto. E riparte da una sfida delicatissima, contro quell'Atalanta che tanto ha fatto bene sin qui. Sorprendendo, ma nemmeno troppo, anche perchè - come ricordato da Gattuso - i nerazzurri hanno una linea ben delineata e collaudata. Uno stile di gioco che Gasperini porta avanti da anni, una squadra 'unica al mondo', che domani metterà senza dubbio in difficoltà i rossoneri.
Dalla sua, però, il Milan arriva nel migliore del modi. Con l'entusiasmo alle stelle, dopo un gennaio che ha ridato fiducia, serenità, ma soprattutto risultati importanti. Con una buona condizione fisica, frutto dei giocatori rientrati dagli infortuni e di una preparazione estiva che inizia a mostrare i suoi frutti. E soprattutto ci arriva unito, con il gruppo compatto e coeso verso un obiettivo che ormai non è più tabù, ma - dopo diversi anni - inizia a mettere l'acquolina in bocca a tutti. Ci sarà da combattere, in questa nuova battaglia. E allora il diktat di Gattuso è chiaro: su l'elmetto, per un Milan coraggioso e battagliero. Non basterà solo la tecnica, serviranno anche testa e gambe.
Da partite come queste passa la crescita dei rossoneri: ha insistito molto, su questo concetto, il tecnico meneghino, nella conferenza della vigilia. Mentalità vincente e esperienza passano da esami come questo, dove i punti valgono comunque tre. E' parso sereno Gattuso, conscio che non sarà comunque questa la partita della vita. La sua stagione riserva ancora quattordici partite di campionato (oltre a quella di domani), più la doppia sfida nella semifinale di Coppa Italia conto la Lazio. E allora no allarmismi e sì coraggio: il Milan, con l'elmetto in testa, torna in battaglia.
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