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Stefano Borgonovo il giorno della presentazione del suo libro, circondato dagli amici ed ex colleghi (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - C'è ancora tantissima strada da fare, ma sicuramente il Milan sembra su quella giusta. La vittoria con l'Udinese ha ridato entusiasmo, essendo la terza consecutiva. Ai microfoni di Milan TV, l'ex rossonero Stefano Eranio ha parlato dei tempi più cadi.
Sulla squadra alta: "Se i giocatori stanno alti è sempre meglio, ma non si può lanciare la palla avanti a caso. Piace a tutti giocare offensivamente, ma servono equilibri e il Milan di oggi li ha".
Su Conti: "Nel gioco moderno è importante essere veloce. Fa ribaltare l'azione. Conti è un giocatore per cui sono contento. Si vedeva quando è arrivato che fosse fortissimo, poi è successo quello che è successo, ma ieri ha dimostrato che non fa mai cose banali quando va avanti. Ha fatto una grande prestazione. Peccato per il gol, anche se è stato più bravo Lasagna che colpa sua".
Su Rebic: "Rebic ha sfruttato l'occasione. Sa che ogni giocatore ha un momento. Di certo ha dimostrato di essere da Milan e che l'allenatore può puntare su di lui".
Su Kjaer: "Kjaer è comunque un nazionale danese. Quando fa parte della nazionale significa che si è tra i più bravi. Poi ogni contesto ti fa rendere meglio o peggio. Anche a seconda del modo di giocare della squadra. All'Atalanta secondo me ha avuto problemi di rapporto con l'allenatore. Non tutti i posti sono quelli giusti. Ieri ho visto un giocatore di esperienza e anche con ottimi piedi. Sta a lui confermarsi partita dopo partita".
Sull'ammonizione a Castillejo: "L'ammonizione di Castillejo è assurda. L'esultanza è la cosa più bella, bisogna lasciare stare".
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