Da questo mio tweet del 19 febbraio poco è cambiato. Le speranze di Stefano Pioli di essere riconfermato si sono sgretolate tra l'Europa League e il derby, mentre Antonio Conte ancora non raccoglie pareri concordi in società. E' un nome che ci hanno sempre escluso, anche oggi, ma il mercato è imprevedibile e ha svolte inaspettate, quindi una piccola percentuale gliela diamo sempre. Ma al momento è minima. E se Jurgen Klop rimane il sogno proibito, ci sono allenatori che non si sono liberati (o non ancora almeno, come Allegri e Luis Enrique), altri che non si libereranno (Spalletti, piaceva molto) e altri ancora che hanno perso un po' quota (Farioli, Palladino, De Zerbi).
Milan, l'allenatore che piace a tutti
—Il nome che metterebbe d'accordo tutti al Milan è sempre quello di Thiago Motta, per cui si farà nei prossimi giorni un nuovo sondaggio. Se l'attuale allenatore del Bologna (che tutti danno per fatto alla Juventus) dovesse dare disponibilità e ci sarà anche solo un minimo spiraglio, Zlatan Ibrahimovic e soci caricheranno a testa bassa. Sono tutti convinti che abbia il pedigree giusto per allenare un Top Club: è giovane, ha personalità, un background da grande giocatore, è passato in spogliatoi e società importanti, sa costruire e far giocare bene il suo Bologna, utilizzando temi tattici ideali per il prossimo Milan (vedi 433 o varianti sul tema).
Milan, quale piano B?
—E nel caso non fosse disponibile? Si passerà al candidato successivo. Qua, però, chi scrive ha meno chiarezza su chi possa essere il piano B, C e D. Zidane mi risulta preferisca una squadra pronta, da gestire, non una da allenare, così come richiede oggi il Milan. Si fa il nome di Mark Van Bommel, ma è molto acerbo e i risultati conseguiti non eccelsi lo pongono tra le scommesse a più alto rischio. Difficile si intraprenda una via simile. Più stuzzicante, invece, il profilo di Sergio Conceicao, molto più simile a quello di Motta. Gioca 433, un calcio moderno, intenso e organizzato. Ha carisma e la giusta esperienza internazionale, anche se non è quasi mai uscito dal Portogallo (e questo è un rischio). L'attuale allenatore del Porto, scriveva ieri O Jogo, potrebbe firmare il rinnovo in caso di vittoria alle elezioni di Pinto Da Costa: chissà che un'incursione rossonera non possa cambiare i piani. Da non scartare anche Maurizio Sarri, anche se non è il nome più forte e dovrebbe scalare le gerarchie. Ma come detto, sulle alternative ci sono poche certezze al momento. Una cosa è però sicura, che nei prossimi giorni ci sarà un'accelerata: il Milan ha fretta di programmare il futuro.
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