Il campionato è momentaneamente fermo a causa della sosta delle Nazionali, con l'Italia che sarà impegnata domani sera contro la Macedonia del Nord. Una sosta che arriva dopo l'ultimo successo del Milan contro il Cagliari, anche se è notizia di pochi giorni fa l'accordo tra Franck Kessié e il Barcellona. Tra partenze e possibili arrivi, la redazione di 'pianetamilan.it' ha intervistato in esclusiva Ricky Buscaglia, nota voce di 'Dazn'.
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Buscaglia: “Berardi al Milan sarebbe un valore aggiunto” | ESCLUSIVA
Quali cartucce ha in più il Milan, rispetto a Inter e Napoli, in ottica scudetto?
“Il Milan ha più punti e ha un calendario maggiormente favorevole. Inoltre vedo un gruppo molto più propenso, rispetto alle altre due, a remare verso la stessa direzione”.
Si aspettava che Kessie decidesse di lasciare il Milan, proprio in questo momento storico?
“Mi sembrava inevitabile. Il rinnovo tardava a arrivare. E’ stata una vicenda molto simile a quella di Dybala”.
Il Barcellona rappresenta un “up-grade” nella sua carriera?
“E’ andato in un grande club. C’è però da capire quanto tempo impiegherà nell’adattarsi al gioco di Xavi”.
Lungo quali direttrici il Milan orienterà il suo mercato estivo?
“Il Milan, rispetto alle altre, è stata lungimirante. In tempi non sospetti, ha deciso infatti di conciliare le esigenze economiche con quelle tecniche. In particolare sono due i nodi da sciogliere in entrata: cosa fa Ibra? E soprattutto: come vuole giocare Pioli l’anno prossimo?”.
Ibra è ancora un giocatore tale da dover fondare il progetto intorno a lui?
“L’ultima mezz’ora è il suo terreno di caccia. Dipende da cosa vuole fare lui. Credo abbia l’intelligenza e l’esperienza tale da comprendere che, in questa fase conclusiva della sua carriera, il Milan sia il miglior contesto possibile. Io a questo Ibra non rinuncerei, dal canto della società”.
Un giocatore che vedrebbe inserito agevolmente nei piani di Pioli?
“Io un Berardi lo inserirei. In un contesto come il Milan, sarebbe indubbiamente più di un valore aggiunto”.
Ha fatto riferimento a possibili cambiamenti a livello di gioco: a cosa si riferiva?
“E’ anche importante in chiave mercato, perché c’è una considerazione da fare. Ora esce Kessie e devi pensare a sostituirlo. Però cosa vuole fare Pioli? Si potrebbe anche pensare a allungare la rosa sulla trequarti. Dipende sempre dagli obiettivi: il Milan si vuole confermare a livello di vertice in Italia o ha anche ambizioni europee?”.
A livello di modulo come potrebbe cambiare il tecnico rossonero?
“Pioli è aperto a tutto. Per esempio, questo Milan può giocare a due in mezzo, così come a quattro. Dipende da cosa ha in testa per la prossima stagione”.
In tal senso vedrebbe più congeniale un prospetto alla Malinovsky o alla Asllani?
“Se vuoi fare il salto di qualità, uno come Malinokvsky è perfetto, non c’è niente da dire. Asllani è promettente, ma è giovane e dovrebbe inserirsi. Con l’atalantino vai sul sicuro, c’è poco da dire”.
Come giudica Botman?
“L’ho commentato in Ligue 1: se lo prende, il Milan fa un affare importante. Un affare “alla Maignan” tanto per intenderci. Un centrale difensivo serve. Certo, rientrerà Kjaer. Ma a che livello sarà dopo l’infortunio che ha subito?”.
Per quali ragioni Calabria viene sistematicamente escluso da Mancini?
“Non me lo spiego, è davvero un mistero. Forse Mancini preferisce affidarsi più ai suoi giocatori di fiducia”.
Crede nella qualificazione al mondiale?
“Rispetto a cinque anni fa, l’Italia è più competitiva. Mi spaventa, tuttavia, il valore degli avversari che andremo a affrontare…”.
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