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Carotti: “Milan ancora giovane per competere in Champions” | Esclusiva

Redazione

Gabriello Carotti, ex calciatore rossonero, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva alla redazione di 'pianetamilan.it'

Dopo aver conquistato il 19esimo scudetto, il Milan si appresta a rinforzare ulteriormente la rosa per restare competitivi in Italia e tornare protagonista in Europa. Anche Maldini e Massara, artefici del trionfo rossonero, sembrerebbero essere vicini al rinnovo del contratto. Abbiamo parlato di questo e tanto altro insieme a Gabriello Carotti, ex calciatore che ha vestito la maglia del Milan dal 1977 al 1981 e dal 1983 al 1986.

Cosa ne pensa dei nomi chiacchierati in orbita rossonera? “Secondo me si sta facendo bene. Sento di tanti giovani accostati al Milan: è perfetto. E’ un dato estremamente positivo, per il fatto che si sta seguendo la stessa filosofia, da due anni a questa parte. Ossia giovani al centro e squadra imprevedibile”.

Conosce De Katelaere? Cosa prospetta dal suo impatto sul Milan? “Non lo conosco benissimo, però stiamo parlando di un ragazzo di 21 anni! Se Maldini e Massara lo hanno puntato, un motivo ci sarà. Non fanno di certo trasferire al Milan i primi che capitano”.

E Origi? “E’ una punta di livello internazionale. Arriva dal Liverpool, che – non più tardi di un mese fa – si giocava la finale di Champions contro il Real Madrid. Con lui, il Milan alza sicuramente il livello dell’attacco”.

Da Origi a Ibra: secondo lei il Milan agirebbe correttamente, confermando lo svedese? “Stiamo parlando di uno dei più grandi della storia, nessuno lo mette in discussione. Però ha la sua età, purtroppo. Io preferirei puntare su un giovane…”.

Come lo vedrebbe, eventualmente, nei quadri dirigenziali del Diavolo in futuro? “Molto bene, perché ha fatto tanto per il Milan. Penso solo una cosa…”

Prego. “Sicuramente, grazie a Ibra, il Milan ha vinto tante partite. Però la storia dei rossoneri, a mio avviso, è più incarnata dai Maldini o dai Tassotti… Detto questo, Ibra è indiscutibile, sia chiaro. E’ solo un’osservazione”.

Il Milan ha le carte in regola per disputare, per esempio, una Champions da protagonista? “Ancora no. Il Milan è una squadra troppo giovane, ed è sicuramente un fatto positivo in prospettiva. Ma, ora come ora, non possiede ancora la forza mentale e l’esperienza per giocare, per esempio, una finale di Champions”.

E in Italia? Prospetta un ciclo duraturo da parte del Milan? “La squadra, giovane, ha fatto uno step importante quest’anno, vincendo lo scudetto. Può sicuramente confermarsi, partendo – chiaramente – da favorita”.

Affiderebbe la fascia da capitano a Tonali? “Per il percorso che ha fatto, in questo momento, io preferisco Calabria. Mi sembra più giusto”.

Intervista a cura di Luca Cavallero.

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