Semplicemente sta cercando INVESTITORI. Che non sono soci, azionisti o acquirenti. Sono cose molto diverse. Cardinale deve restituire il prestito di 600 milioni (ora meno) a Elliott e per non pagare il 7% di interessi fino al 2025 (che comunque è un buon tasso), cerca investitori che abbiano liquidità da investire. Così, da sempre, ragiona un fondo, e RedBird non fa eccezione. 'E perchè l'investitore dovrebbe metterci un sacco di soldi senza possibilità di comandare?', si chiedono molti. Perchè così fanno gli investitori. Se ho soldi e non ho competenze, investo in progetti ben amministrati in modo tale da moltiplicare il mio capitale.
Il futuro valore del Milan
—Ad ogni modo, con il progetto-stadio in dirittura di arrivo, la guerra alle porte tra Superlega e Uefa (che potrebbe portare tanti soldi nelle casse dei club), un Mondiale per Club sfuggito ma in futuro perseguibile, il Milan ha ancora tante armi per moltiplicare il proprio fatturato e valore. Venderlo ora, nella testa di Cardinale, non avrebbe senso, sarebbe un affare mancato. L'idea, come vi abbiamo spiegato, è quella di vendere il Milan fra qualche anno, quando la quotazione della società avrà raggiunto cifre molto più vicine al prezzo d'acquisto dei club di Premier League, venduti oggi, come Chelsea o Manchester United, tra i 5 e i 6 miliardi. Per farlo, però, servirà che anche il mercato italiano dei diritti tv si impenni e raggiunga livelli accettabili, così come quello estero. La Serie A oggi (e per i prossimi 5 anni) incassa ancora noccioline. Ma per questo c'è tempo. Insomma, Cardinale sta vendendo il Milan? A me risulta di NO. Occhio quindi alle bufale: molte ricostruzioni sono belle, suggestive e vero-simili, ma di vero hanno poco ...
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