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La nuova stagione è alle porte, e il Milan è al lavoro per farsi trovare pronto. Paolo Maldini e Ricky Massara potrebbero presto rinnovare i loro contratti, con il mercato del Diavolo che inizierebbe ad entrare nel vivo del gioco sia in entrata che in uscita. Abbiamo parlato di questo e di tanto altro insieme all'ex direttore di 'Tuttosport' e del 'Corriere dello Sport' Paolo De Paola.
La sta convincendo, a livello operativo, il Milan sul mercato? “Al momento no e sono stupito”.
Per quali ragioni? “Perché non capisco tanta latitanza su certe questioni di vitale importanza. Per esempio, perché tanta attesa per i rinnovi di Maldini e Massara?”.
Dovrebbero essere formalizzati a momenti… “Va bene, però adesso è tutto fermo. Ora come ora, se qualcuno vuole bruciarti sul tempo su qualche calciatore, lo riesce a fare. Maldini e Massara erano da rinnovare il giorno dopo la vittoria dello scudetto. Anzi: pure prima”.
Qual è la sua valutazione sui nomi accostati ai rossoneri nelle ultime ore? “Innanzitutto, come dicevo prima, c’è da sciogliere le riserve su alcuni nomi, prima che sia troppo tardi. Mi risulta che il Milan abbia bloccato Botman e Renato Sanches, ma occhio perché il tempo sta passando. Inoltre ho un piccolo dubbio…”.
Ossia? “Si parlava di RedBird che portava capitali freschi… Come mai è un Milan intento a salvaguardare i costi? Per carità, non c’è niente di male. Però si parlava di un Milan più forte a livello finanziario. In ogni caso, vedremo a fine mercato”.
E’ corretto rinnovare Ibra? “Sì, perché tutti lo sottovalutano, però è stato lui il vero artefice dello scudetto del Milan, anche materialmente. Ve la ricordate Lazio-Milan di quest’anno? E’ il rinnovo più importante da siglare”.
Che tipologia di contratto stilerebbe con lo svedese? “Io, fossi nel Milan, gli farei un anno più altri di opzione da dirigente. Il Milan è tornato a vincere e lo deve, principalmente, a lui e alla mentalità che ha portato”.
E la permanenza di Messias? E’ favorevole? “Assolutamente sì. Uno dei talenti più rosei della Serie A. Giusto blindarlo”.
La convincono Origi e De Katelaere? “Sono perfetti. Il Milan pressa alto e domina il gioco. Loro due sono calciatori che rispondono perfettamente a questi requisiti”.
Cosa occorre a Leao per diventare definitivamente un fuoriclasse? “Quest’anno ha fatto un passaggio molto importante. Per me lo è già. Ha affinato le sue qualità in maniera impressionante. Dovrebbe, forse, segnare soltanto di più. Ma è un top assoluto”.
Ha esaltato il calcio del Milan. In cosa differisce rispetto a tutti gli altri? “Il Milan esprime il gioco più entusiasmante e offensivo della Serie A. A me, il Milan attuale ricorda moltissimo quello di Arrigo Sacchi. Difesa alta, possesso palla e pressing continuo”.
Come vedrebbe Tonali capitano del Milan? “Mi chiedo per quali ragioni non l’abbia già adesso… Io gliela darei senza nemmeno pensarci troppo. Ha il Milan nel dna e si vede”.
Il giocatore che potrebbe servire maggiormente al Milan, dal suo punto di vista? “Fossi nel Milan, proverei a prendere Koulibaly. E’ vero, i rossoneri sono molto competitivi dietro. Però, per le caratteristiche del calcio di Pioli che esaltavamo prima, il calciatore del Napoli è perfetto”. Milan, budget scarso per il mercato? La strategia di Maldini e Massara >>>
Intervista a cura di Luca Cavallero.
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