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Rodrigo de Paul (centrocampista Udinese), obiettivo di calciomercato del Milan | AC Milan News (Getty Images)
Come si sta sviluppando il calciomercato del Milan? Rodrigo De Paul è davvero un colpo possibile? La nostra redazione ha contatto in esclusiva l'agente FIFA ed esperto di calcio argentino Lorenzo De Santis. De Santis non ci ha parlato solo di De Paul, ma anche di altri giocatori accostati al Milan nelle ultime ore. Giroud dunque, ma anche Belotti e Vlahovic. Ecco cosa ci ha detto.
Buongiorno De Santis. Partiamo subito con Rodrigo De Paul, giocatore accostato con insistenza al Milan. Ci può fare un punto della situazione?
"Chi prende De Paul fa veramente un colpo molto importante. Le qualità gli sono state riconosciute anche negli anni passati nonostante giochi in un club con meno visibilità come l'Udinese. E' da tempo nel giro della Nazionale argentina e che gioca spesso volentieri con la maglia dell'Albiceleste. E' un giocatore che già negli anni scorsi aveva fatto vedere numeri importanti. La stagione appena conclusa è stata quella consacrazione perchè De Paul, con gol, assist e non solo, ha fatto vedere quella continuità che gli era mancata. Ha dimostrato di essere un giocatore pronto a fare il grande salto".
Secondo lei De Paul dove potrebbe giocare nella prossima stagione?
"Il fatto che sia passato a Raiola è un'indicazione importante. Probabilmente dopo diverse stagioni all'Udinese dove ha fatto benissimo può legittimamente avere l'aspirazione di cambiare maglia. Credo che oggi De Paul giocherebbe titolare in qualsiasi squadra della Serie A e non solo. Bisogna capire quale sia l'allenatore che ritiene più importante De Paul per il proprio progetto tecnico. Il Milan, non è un mistero, lo segue con forza, con grande interesse. Quando c'è un interesse così forte sul giocatore certe difficoltà si superano. Anche al Napoli con Spalletti farebbe assolutamente bene. Anche la Juventus ci ha pensato nei mesi scorsi. De Paul ha qualità indiscutibili: c'è da capire sui costi perchè l'Udinese è una bottega cara. Ci vogliono almeno 40 milioni, che è una cifra certamente non banale".
Sarebbe facile secondo lei il suo inserimento nel Milan?
"Il Milan prendendo De Paul si assicurerebbe un giocatore in grado di fare benissimo la mezzapunta e la mezzala. Devastante nell'uno contro uno, con tecnica sopraffina, che trova con facilità sia l'assist che il gol. Se il Milan riesce ad acquistarlo per me può andare a sostituire in maniera ancora più importante Calhanoglu, arrivato a fine contratto".
De Paul potrebbe essere appunto il sostituto di Calhanoglu. Cosa pensa delle situazioni relative al turco e a Donnarumma?
"Innanzitutto bisogna fare un plauso a Maldini e Massara perchè hanno fatto un lavoro egregio. Nonostante tutte le difficoltà economiche. Hanno lavorato molto bene sia nel mercato estivo dell'anno scorso e sia in quello invernale, con ad esempio l'acquisto di Tomori che ha alzato la qualità del Milan. Non è facile quando non hai certezza di cassa gestire rinnovi così onerosi. E' chiaro che le posizioni di Donnarumma e Calhanoglu, che richiedevano adeguamenti importanti, abbiano portato delle complicazioni. Il Milan ha fatto una scelta, valutando troppo onerose le loro richieste. La scelta del nuovo portiere (Maignan) è stata tempestiva e di grande valore, con un prezzo assolutamente competitivo. Il Milan si è fatto trovare pronto per il portiere e sono convinto che farà lo stesso anche con Calhanoglu nel caso in cui non rinnovasse. Grande fiducia in Maldini e Massara".
Passando al mercato in entrata, il Milan sembrerebbe essere molto vicino a Giroud. Cosa ne pensa?
"Giroud arriva a parametro zero, quindi è un'occasione di mercato molto importante. Prendere un giocatore a zero delle qualità del francese sarebbe ottimo. Ha 34 anni, ma viene da stagioni positive al Chelsea, è stato a lungo nel giro della Nazionale. E' un attaccante di grande affidabilità. Credo che sarebbe una scelta corretta anche perchè il Milan ha trovato delle difficoltà quando è venuto a mancare Ibrahimovic. Rebic e Leao sono attaccanti con caratteristiche diverse che amano venire più fuori dal centro dell'attacco. Manduzkic ha pagato l'inattività degli ultimi mesi e quindi non è riuscito a dare il suo contributo. Giroud credo sia un giocatore che per esperienza, profilo e garanzie tecniche sia il profilo giusto per dare solidità alla rosa del Milan".
Un altro attaccante accostato al Milan è Belotti. Secondo lei rinnoverà il suo contratto con il Torino in scadenza nel 2022?
"Il Torino viene da due stagioni molto complicate. Si è arrivati alla fine di un ciclo con certi giocatori che avevano toccato il punto più alto con la qualificazione ai preliminari di Europa League. Anche Belotti si è reso conto probabilmente di voler fare una nuova esperienza. Per lui sarà importante fare bene l'Europeo e farlo da protagonista. Considerando il periodo difficile che stiamo vivendo, così come le stagioni difficili del Torino, credo che il famoso prezzo di 100 milioni fissato da Cairo tre anni fa sia molto lontano dalla realtà. Non mi risulta che sia vicino un rinnovo contrattuale con il Torino. Quella di Belotti può essere una candidatura importante non solo per il Milan, ma anche per la Roma e per l'Inter".
Un altro nome seguito da Maldini e Massara è quello di Vlahovic
"Sì è un nome seguito dalla dirigenza, ma con l'arrivo di Gattuso il serbo sembra propenso a rinnovare il suo contratto con la Fiorentina. E' un'operazione onerosa e complicata da perfezionare. Vlahovic è il giocatore che per me è migliorato più di tutti a livello di età. All'inizio ha fatto fatica a livello di marcature, ma poi si è scatenato da gennaio in poi. La Fiorentina lo valuta almeno 60 milioni. A Firenze si parla di una trattativa per il rinnovo di contratto in cui la viola inserirebbe una clausola rescissoria che vorrebbe vicino ai 70 milioni. L'entourage del giocatore la vorrebbe vicino ai 50. Vedremo se si arriverà a un accordo. Oggi Commisso vede la conferma di Vlahovic una priorità del mercato della Fiorentina. Chi lo vuole deve presentarsi con un'offerta indecente: in caso contrario penso che l'attaccante rimarrà almeno per un'altra stagione a Firenze".
Ultima domanda sull'Europeo. Cosa pensa della Nazionale di Mancini? Condivide le scelte fatte nelle convocazioni?
"Mancini ha fatto un lavoro straordinario, così come dimostrano i risultati. Si è meritato un rinnovo di cinque anni. E' il riconoscimento del lavoro svolto. Guardo l'Italia con grande curiosità e fiducia: ci sono diverse squadre che possono dar fastidio alla Francia che rimane a mio avviso la favorita per questo Europeo. Mancini però ha portato sicurezza e voglia di fare un gioco molto propositivo. L'Italia oggi non ha un centravanti che a livello internazionale garantisce dei numeri da capocannoniere, ma quello che auguro al ct è di trovare le condizioni giuste soprattutto a centrocampo. Ha fatto convocazioni coraggiose tenendo dentro Pellegrini, Sensi e Verratti che sono giocatori che hanno lavoro a parte negli ultimi tempi. Una scelta votata al bel gioco ma anche al coraggio. Speriamo possa essere ripagato". Ecco le dichiarazioni di Ibrahimovic alla Gazzetta dello Sport.
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