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ESCLUSIVA – Pires: “Felice della rinascita del Milan. Su Theo…” | PM

Redazione

MILAN NEWS - Abbiamo sentito in esclusiva Pires, ex calciatore francese. Tante le sue considerazioni sul Milan e su alcuni giocatori.

MILAN NEWS - In esclusiva ai microfoni di PianetaMilan.it ha parla Robert Pires, ex giocatore francese che per tanti anni ha giocato nell'Arsenal. Interrogato sul Milan e su tanti argomenti a esso collegati, ha risposto così. Ecco tutte le sue parole.

Ciao Pires, tu dopo la fine della tua carriera ti sei spesso allenato con l'Arsenal insieme a Ismaël Bennacer, che era un giocatore delle giovanili del Arsenal all'epoca. Cosa pensi dell'ascesa del centrocampista franco algerino del Milan?

"Io sono innamorato di questo calciatore. Lo conosco bene e apprezzo tantissimo questo profilo di calciatori tecnici, che sanno dribblare e non vanno in panico quando hanno il pallone tra i piedi. E Ismaël è uno di questi. Occhio a questo calciatore quando ha la palla, sa cosa farci perché è veramente forte tecnicamente. Io già non ero più un giocatore del Arsenal ma spesso andavo ad allenarmi con la prima squadra e l'ho visto crescere essetheondomi allenato anche con lui. Io sono un grande tifoso del Arsenal e purtroppo posso solo dire che a Londra non ci hanno creduto abbastanza e l'hanno lasciato partire".

Gli mancava qualcosa per sfondare a Londra o semplicemente non era pronto?

"Non era pronto per l'Arsenal ma secondo me lui non è adatto al campionato inglese. È meglio per l'Italia o la Spagna. Il calcio italiano e il Milan sono perfetti per lui".

Lei ha vinto il Mondiale in casa nel 1998 e gli Europei del 2000 con la Francia dove ha pure fatto l'assist per il Golden Gol di David Trezeguet in finale contro l’Italia... Quali sono secondo te i motivi per cui Theo Hernandez viene snobbato dalla Francia del tuo ex compagno di nazionale Didier Deschamps? È grave che non venga convocato in nazionale uno dei migliori terzini al mondo, non crede?

"No, perché dovrebbe essere grave poi? Non bisogna dimenticare che i giocatori che vengono convocati attualmente sono anche loro grandi calciatori. Essere allenatore o commissario tecnico è difficile perché bisogna fare delle scelte, che a volte sono impopolari. Ci saranno sempre persone e calciatori che saranno contenti e altri meno. E ci saranno  sempre giornalisti che criticano una scelte tecnica se non sono d'accordo. Detto questo, Didier Deschamps è in difficoltà perché ha tanti giocatori di qualità da cui scegliere. In ogni caso io penso che se Theo continuerà su questa strada un giorno sarà integrato in nazionale in pianta stabile. Questo è sicuro".

Invece Zlatan Ibrahimovic non invecchia mai.

"Lui è incredibile. Zlatan è un modello di longevità. Mi sarebbe piaciuto giocarci insieme perché sono sicuro che mi sarei divertito con lui. Quando vedo Ibra che gioca ancora, il messaggio che voglio far passare a tutti i calciatori è che se possono continuare a giocare a calcio il più a lungo possibile, devono farlo perché è il più bel mestiere al mondo. Se hanno la saluta e le stesse motivazioni che ha Zlatan devono fare come lui, non devono ritirarsi. Anch'io ho smesso di giocare solo quando avevo 40 anni con il Goa in India. Il fine carriera è difficile ma purtroppo tanti giocatori (in attività n.d.r) non se ne rendono conto. Si rendono solo conto della fortuna che hanno quando smettono ma sarà troppo tardi".

Che opinione hai di Pierre Kalulu?

"Lo conosco solo di nome. So che gioca nel Milan e che presto compierà 21 anni ma ad oggi non l'ho mai visto giocare. Ma a quanto pare e da quello che ho sentito ha il potenziale per sfondare nel Milan".

Sei contento della rinascita del Milan?

"Com'è che dicono gli inglesi? Finally! (Pires ride n.d.r) . Sono molto contento perché il Milan è un club grandissimo club italiano ed europeo ed è bello vederlo oggi in testa alla classifica della Serie A. È una bellissima notizia per il calcio mondiale".

Sei mai stato vicino al Milan?

"No, mai. Nel 2000 mi voleva la Juve oltre al Real Madrid e l'Arsenal. Era tutto fatto con il Real Madrid ma alla fine scelsi l'Arsenal per Arsène Wenger".

Alessandro Schiavone