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ESCLUSIVA PM – Bellinazzo: “Nessun problema per il closing. Su borsa e stadio..”

Donato Bulfon

PianetaMilan.it ha incontrato il noto giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, esperto di economia e finanza in ambito sportivo

Abbiamo incontrato il noto giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Bellinazzo, esperto di economia e finanza in ambito sportivo e autore del libro "Goal economy. Come la finanza globale ha trasformato il calcio" (Baldini&Castoldi). Con lui abbiamo parlato della situazione societaria del Milan, della questione Stadio e della possibilità di avere in Italia nuovi investitori stranieri.

 Partiamo dalla situazione societaria del Milan. Si avvicina il fatidico closing, ci dobbiamo aspettare novità in merito o l'acquisizione delle quote rossonere da parte della cordata a cui fa capo Bee Taechaubol andrà a buon fine senza intoppi?

Andrà tutto a buon fine. Le informazioni in nostro possesso sono tutte positive, a maggior ragione se le indiscrezioni filtrate le scorse settimane sono state confermate dallo stesso Berlusconi. Tutto dovrebbe essere nella norma e quindi, da quello che mi risulta, l'accordo sarà confermato. Non so se entro il 30 settembre, possibile uno slittamento di qualche giorno, ma non credo che ci siano problemi in tal senso. Quindi nessuna sorpresa.

La cordata del broker thailandese è ben definita o ancora non si conosce chi ne fa parte, come sottolineato nei giorni scordi da l'Espresso? 

La bontà dell'affare è stata confermata proprio da Berlusconi, trattando in prima persona con Mr Bee. Il presidente rossonero si fida della controparte, quindi non vedo grossi problemi in merito, almeno per quello che possiamo sapere noi giornalisti. Gli intoppi ci sono stati ma sono stati superati. Comunque tutto l'affare può far scaturire dei dubbi, perplessità, e soprattutto ci possono essere varie interpretazioni sulla composizione dello stesso. Molto dipenderà da come verrà diviso realmente il pacchetto azionario, cioè su chi prenderà questo 48%,e Bee dovrà fare chiarezza sugli investitori. Importante sarà capire quale sarà l'assetto definitivo azionario, cioè chi davvero comanderà.

I soldi che eventualmente entreranno alla chiusura dell'affare, come saranno reinvestiti? Ci sono novità per la quotazione del club in qualche borsa asiatica?

Con la quotazione in borsa, che avverrà in una borsa asiatica, tutto dovrà essere più chiaro, perché non si ragionerà tanto sulla maggioranza assoluta quanto su quella relativa. Ripeto, sono tutti aspetti da chiarire, sarà necessaria una massima trasparenza nel closing, dato che con le norme Figc sono da rispettare. Dopo il caso Parma, la Federcalcio impone che chiunque acquisti oltre il 10% di una squadra di Serie A, debba rispettare determinati parametri di onorabilità, di solidità finanziaria che devono essere tassativamente rispettati. Non è ammesso un proprietario che faccia solo da rappresentante di un fantomatico gruppo di investitori non conosciuti. Comunque solo una parte dei soldi entranti torneranno sul mercato di rafforzamento.

Berlusconi ha parlato di 100 milioni di ricavi in più l'anno per il Milan: sono dati reali, possibili e raggiungibili in così breve tempo? Come sarà il Milan commercialmente parlando?

I cento milioni sono un traguardo davvero molto ottimistico, forse ottenibile solo nel lungo termine. Certo, il mercato asiatico può portare un grande aumento del fatturato ma i 100 milioni sono un traguardo ambizioso raggiungibile oltre il triennio. Sotto il profilo commerciale è necessario avere un buon risvolto sportivo, con un brand come quello rossonero che è molto conosciuto in Oriente ma che per una forte espansione necessita obbligatoriamente dei successi sportivi della squadra.

Questione Stadio. Dopo aver rinunciato al Portello, il Milan rimarrà a San Siro. Cosa cambierà rispetto ai ventilati introiti di uno stadio di proprietà? E soprattutto quali sono le cause di questo dietrofront?

Il nuovo Stadio era un progetto di Barbara Berlusconi, ma c'erano tante variabili da soddisfare per farlo andare in porto. A parte l'ok di Fondazione Fiera, si doveva avere soprattutto il placet della Fininvest che avendo valutato tutte le componenti, pro e contro, ha scelto di non andare avanti nel progetto. Questo comporterà una sicura penale da parte di Fondazione Fiera tutta da valutare. Per San Siro, c'è di mezzo anche l'Inter, quindi il discorso si fa più complesso.

Dopo Bee Taechaubol, si inizia a parlare anche di altri investitori stranieri interessati ad entrare nel calcio italiano.

Si, ci sono voci sul Qatar, o meglio, una dichiarazione dell'ambasciatore del Qatar, di un interesse generico nell'investire in diversi settori in Italia e quindi anche in quello sportivo. Ma non è nulla legato ad alcun club specifico, anche se credo che l'investire in un grande club sarebbe un conflitto d'interesse per i qatarioti, dato che già detengono un altro top club come il Psg. Il conflitto è soprattutto in Champions, quindi per ora c'è un interesse generico ma nulla più.