Beppe Incocciati, ex calciatore rossonero, ha rilasciato un'intervista in esclusiva a 'PianetaMilan' su temi di mercato e non solo. Diversi gli argomenti trattati da Incocciati: da Ziyech a Ibrahimovic passando per Dybala e la Champions League.
ESCLUSIVA MILAN
Incocciati: “Milan, con Ziyech salto di qualità. Mercato? Il bello deve venire”
L'intervista integrale a Beppe Incocciati
L’ha soddisfatta, sin qui, il mercato del Milan?“Siamo appena all’inizio, il “bello” – a mio avviso – deve ancora arrivare. Intanto molto bene Origi e Adli. Li reputo due ottimi acquisti, decisamente funzionale al gioco di Pioli. Il Milan si è mosso molto bene”.
Il calciatore di cui Pioli, ora come ora, avrebbe bisogno come il pane?“Io credo che il Milan potrebbe fare un salto di qualità molto importante, se riuscisse a prendere Ziyech. Stiamo parlando di un giocatore devastante sulla trequarti. Mi auguro che il Chelsea lo lasci partire. Certamente, come si può percepire, i rossoneri lo vogliono seriamente”.
Ziyech più di Dybala?“Sono due grandissimi giocatori, mi sembra ovvio. Bisogna però capire su quale fronte stanno insistendo di più Maldini e Massara. Logico che anche Dybala è uno che ti può fare la differenza da un momento all’altro. Se bisogna sintetizzare, non deve stupire affatto che il Milan, Campione d’Italia, guardi a calciatori del genere”.
Che tipo di stagione auspica da parte del Milan?“Io sono molto ottimista…”.
Per quali ragioni? Il mercato di Juve e Inter ha contribuito, sin qui, a porre quasi in “secondo piano” la possibilità di ripetersi, da parte dei rossoneri…“Io vado contro corrente e sono convinto del fatto che il Milan ha sia più motivazioni delle altre squadre, sia più motivazioni rispetto all’anno scorso. Quest’anno, i rossoneri approcciano la Serie A da campioni in carica. Stiamo parlando di un gruppo giovane, ma con un’esperienza molto importante alle spalle, dopo la scorsa stagione. Si pensi, per esempio, ai Leao, ai Tonali e ai Kalulu. Per non parlare di Calabria, che – ormai – è un senatore a tutti gli effetti”.
E in chiave Champions? Cosa bisogna prospettare?“Ecco, quando mi riferisco a maggiori motivazioni rispetto alla scorsa stagione, mi riferisco proprio a questo. Una rosa come quella del Milan, con tanto di nuova proprietà e tricolore cucito sul petto, non può non avere l’ambizione di disputare un’ottima Champions League”.
A suo avviso al Milan conviene concretamente mantenere Ibrahimovic?“Sì, proprio a proposito di Champions. Ibra ti serve nelle grandi sfide, è uno dei pochi calciatori al mondo in grado di poterti fare la differenza da un momento all’altro”.
Ha fatto riferimento, in maniera macroscopica, al “fattore motivazione”. Non teme eccessivo adagiamento o, peggio, eventuali ribaltamenti di gerarchie a livello di spogliatoio?“Ed è qui che entra in gioco Ibra. Oltre a essere ancora importante in campo – quando gioca -, è decisivo anche all’interno dello spogliatoio. Con un elemento del genere nella rosa, i cali di tensione e le leggerezze vengono ridotte allo zero più totale”.
A cura di Luca Cavallero
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