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Kalac: “Questo come il Milan di Ancelotti. Maignan il nuovo Dida” | Esclusiva

Redazione

Zeljko Kalac, ex portiere del Milan, ha parlato della vittoria contro la Lazio, della lotta scudetto in Serie A, ma anche di calciomercato

Zeljko Kalac, ex portiere del Milan, ha parlato della vittoria contro la Lazio, della lotta scudetto in Serie A, ma anche di calciomercato. Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva a noi di PianetaMilan.it.

Che effetto le ha suscitato la vittoria del Milan, last minute, contro la Lazio? “Ho ancora i brividi, sono contentissimo. E’ tornato il Milan che conosco io a tutti gli effetti”.

E’ una “vittoria scudetto”? “Spero con tutto il cuore che il Milan lo vinca, non si può prevedere. Però, se non hai un’anima e se non sei destinato a vincere lo scudetto, non batti la Lazio in questo modo a Roma… Questo è un gruppo speciale”.

Le ricorda, in particolare, uno dei “suoi” Milan? “A me ricorda, a livello di gruppo, il nostro Milan di Ancelotti, le stagioni in cui abbiamo vinto. Io vedo una squadra unita, compatta, con tutti che fanno la loro parte…”.

Come giudica Tonali? E’ pronto per fare il capitano del Milan? “E’ uno dei più forti centrocampisti italiani. Sì, può farlo. Dipende però dalle scelte di Pioli e della squadra. Il capitano è anche “nominato” dal gruppo”.

Lei ha avuto in spogliatoio Paolo Maldini: quanto ha inciso sulla rinascita del Milan? “Quando, qualche anno fa, avevo letto che tornava, ho subito capito che cosa sarebbe successo. Paolo è un vincente. Anzi: Paolo Maldini è il Milan. Avrebbe voluto riportare i rossoneri in alto e lo ha fatto. Maldini è la fortuna del Milan”.

Lo vedrebbe in rossonero anche in caso di cambio di proprietà? “Perché non dovrebbe restare? Dirigenza vincente non si cambia. Ma secondo me anche lui vuole restare”.

Ibra può far parte del nuovo corso del Diavolo? “Assolutamente sì. E’ un campione. Dietro la rinascita del Milan c’è anche lui. Ha stimolato i giovani a far meglio. Guardate Bennacer, Tomori, Kalulu ecc con lui che cosa sono diventati…”.

Saranno necessari rinforzi sul mercato? “Io dico che di mercato si può solo parlare a giugno. Se il Milan vince lo scudetto, si viene a creare un equilibrio di squadra. Non puoi scardinarlo facilmente. Se dovrai prendere giocatori, meglio fare investimenti mirati, in quel caso”.

Qual è il suo punto di vista su Maignan? “A me piace tantissimo. Avevo già detto in passato che, secondo me, era il nuovo Dida. Per me, in Europa, non ci sono così tanti portieri più forti di lui. E’ complicato trovarne”.

Si aspettava qualcosa di più dal Milan in Coppa Italia? “E’ andata come è andata. Ora bisogna pensare allo scudetto. La classifica dice che il Milan è avanti…”.

Ha convissuto con tanti top player: Leao lo è, a livello potenziale? “E’ una forza della natura. Quando parte, non lo prendi più. Deve solo essere più costante e non montarsi la testa. Ma mi sembra un ragazzo intelligente, con la testa a posto. Continuerà a fare grande il Milan”.

Ha avuto modo di vincere in rossonero, lottando contro corazzate: che consiglio si sente di dare a Pioli e all’attuale Milan, in questo testa a testa finale contro l’Inter? “Noi vincevamo le partite e battevamo gli altri a livello di gioco perché i senatori ci dicevano di pensare solo a noi stessi. Il Milan deve guardare solo alle sue partite”.

Il calendario rossonero è, oggettivamente, più complicato… “Non esistono partite complicate o semplici a maggio. Come dicevo, il Milan deve pensare alle sue, senza fare calcoli preventivi sull’Inter. Vedremo che cosa succederà”. Attacco, il Milan sogna due bomber di grido: le ultime news di mercato >>>

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