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Massimo Maccarone, ex calciatore di Milan ed Empoli (getty images)
Cresciuto nelle giovanili del Milan, Massimo Maccarone è stato un autentico bomber 'di provincia'. Ha fatto gioire numerose tifoserie d'Italia a suon di gol sia in Serie A che nelle serie cadette. Soprannominato 'Big Mac', ha legato il suo nome in particolare all'Empoli - club in cui ha giocato per sette stagioni (dal 2000 al 2002 e dal 2012 al 2017) - prossimo avversario del Milan in campionato. La redazione di 'pianetamilan.it' ha intervistato in esclusiva Massimo Maccarone, queste le sue dichiarazioni.
Buongiorno signor Maccarone. Dopo il grande successo del Milan contro il Napoli, i rossoneri adesso hanno la giusta maturità per affrontare questo finale di stagione e provare a vincere lo scudetto?
"Sicuramente. Come ce l'ha il Milan, secondo me sono ancora in gioco tutte e tre davanti perché il divario è poco. Chi ha i punti di vantaggio farà di tutto per continuare a tenere. Il Milan è una di queste, anche se comunque l'Inter ha una partita in meno. Però ha la possibilità di crederci fino alla fine perché ha dimostrato di essere una grande squadra, vincendo uno scontro diretto importante e in uno stadio come quello del Napoli".
Quindi il Napoli è ancora dentro ai giochi oppure ha fatto un passo indietro rispetto a Milan e Inter?
"E' un passo indietro però è ancora in gioco".
Dunque non solo l'Inter, ma anche il Napoli continuerà a lottare per lo scudetto?
"Secondo me sì perché ci sono ancora tanti punti in palio. Ci sono stati diversi passi falsi in questo mese, nelle ultime partite che affronti tutte le squadre hanno bisogno di punti. Sono tutte partite difficili, negli ultimi anni squadre con meno blasone hanno dimostrato di potersela giocare. Quindi sono tutte partite prestigiose".
Signor Maccarone, anche la Juventus può lottare per lo scudetto?
"Secondo me è più difficile, però nel calcio può succedere di tutto. C'è un buon divario. Anche se ci sono tanti punti in palio è difficile che tutte e tre le squadre perdano tanti punti, mi sembra quasi impossibile".
Sabato il Milan affronterà una sua ex squadra: l'Empoli. Come già visto durante questa stagione, i rossoneri hanno fatto fatica contro squadre che fanno parte dell'altra metà della classifica. Secondo lei, la squadra di Pioli riuscirà a sfatare questa sorta di tabù?
"Dipende sempre dai momenti in cui si affrontano queste squadre. L'Empoli ora è una squadra che fa sempre le sue partite ma fa fatica a prendere punti, il Milan è in un momento che ha riacquisito grande entusiasmo, ci crede. Secondo me difficilmente, in questo momento, affronterà la partita con un approccio sbagliato. Penso che quando succedono queste cose tra una grande squadra e una piccola squadra è più una questione mentale che di valori tecnici in campo. Il Milan, in questo momento, ha un approccio mentale forte e difficilmente sbaglierà la partita".
Come arriva l'Empoli a questo appuntamento? E' una squadra che gioca bene, ma fa fatica a conquistare punti.
"Non vince da un po'. Fa delle belle prestazioni, ma non vince. Fino a gennaio l'Empoli ha fatto grandi cose, secondo me al di sopra delle sue possibilità. Ora è sicuramente una squadra che sta bene, è in forma, gli manca solo il risultato. La sua prestazione la fa sempre, quindi il Milan avrà qualche insidia".
Anche questa partita verrà risolta di Giroud? Anche se non segna molto, ha risolto gare importanti come il derby e quella contro il Napoli.
"Giroud è un attaccante forte. Magari non segna tantissimi gol, ma fa grande reparto, movimenti da attaccante puro, si fa vedere sempre nei momenti importanti come ha sempre fatto anche nelle precedenti squadre in cui ha giocato".
Ibrahimovic potrà essere determinante in questo finale di stagione?
"Sicuramente. E' rientrato da un infortunio, avrà una condizione fisica non ottimale. Quando rientri da un infortunio fai sempre più fatica. Poi passano gli anni e si fa ancora più fatica. Però sicuramente sarà fondamentale per il rush finale perché è un giocatore che ha una grande esperienza, grande mentalità. Quindi può essere d'aiuto per tutti, sia in campo che fuori".
Domanda in ottica mercato. Kalulu ha disputato una grande partita contro il Napoli, mentre il Milan è alla continua ricerca di un difensore. Tra i nomi più accreditati c'è quello di Sven Botman. Con questo Kalulu, i rossoneri hanno bisogno di acquistare un altro giocatore da inserire in quel reparto spendendo anche una cifra molto importante? Il Lille chiede non meno di 30 milioni di euro.
"Le valutazioni le farà la società. Se farà ancora queste prestazioni (Kalulu, ndr) magari il Milan dopo farà le sue valutazioni a fine anno, se prendere un altro difensore o hanno trovato un giocatore che fino a poco tempo fa non faceva questo prestazioni. Ma con la fiducia e la continuità riuscirà a farle".
E invece Kessié? E' passato dal dichiarare parole d'amore ad essere, probabilmente, sul punto di partenza verso Barcellona.
"Sono sempre valutazioni che uno deve fare quando si trova all'interno. Non sapendo le dinamiche, non posso esprimere il mio pensiero. La società avrà le sue ragioni, Kessié le sue. Solo loro all'interno possono sapere le intenzioni di entrambi".
Per concludere, una domanda secca: chi vincerà lo scudetto e perché?
"Vincerà lo scudetto chi avrà più continuità di risultati, chi si troverà meglio fisicamente".
Si ringrazia il signor Maccarone per la disponibilità.
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