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Marco Bianchi: “Derby? Affascinante ma non decisivo” | PM Intervista

Ai nostri microfoni, Marco Bianchi, caster di eSerie A e Twitch partner, ha parlato di tanti temi: dal derby al mercato videoludico

Il derby, il girone di Champions League ma anche il mercato videoludico. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Marco Bianchi, Drwhi7es sui social, caster di eSerie A Tim e partner di Twitch. Il Milan e non solo, il noto streamer, e tifoso rossonero, ha detto la sua su alcuni dei temi più caldi di questi ultimi giorni. Ecco le sue parole.

Il derby è alle porte e sia Milan che Inter condividono la testa della classifica. Quali sono le tue sensazioni per il match e quale giocatore potrebbe incidere sul risultato finale?

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"Una partita affascinante che comunque non sarà decisiva per il campionato, mancano troppe partite e alcuni giornali hanno secondo me messo troppe aspettative parlando di partita Scudetto. Sicuramente quello che voglio vedere dalla squadra è un atteggiamento diverso, lo scorso anno in particolare nel derby di andata in Champions siamo entrati troppo timorosi e al primo affondo siamo andati a picco. Mi piacerebbe quindi un cambio di mentalità, l'Inter è sicuramente una squadra molto forte ma lo siamo anche noi e dobbiamo dimostrarlo. Sono curioso poi di vedere l'impatto dei nuovi visto che siamo una squadra molto diversa da quella dello scorso campionato e le scelte tattiche di Pioli: con le assenze di Kalulu e Tomori non credo potremo andare a riproporre la solita pressione altissima che tanto ci ha fatto male nelle ultime sfide contro l'Inter. Dai giocatori punto facile su Leao, lo scorso anno in Champions praticamente non c'era e immagino voglia lasciare il segno come lo scorso settembre".

Durante il match fra Italia e Ucraina, Donnarumma ha ricevuto tanti fischi dal pubblico di San Siro: cosa ne pensi di questa situazione e, secondo te, accadrà anche durante la sfida di Champions fra Milan e Psg?

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"Discorso molto complesso questo. Da una parte uno può dire che è sbagliato fischiare un giocatore della Nazionale che dovrebbe rappresentare tutti noi, dall'altra un tifoso è sempre libero di esprimere il proprio dissenso fischiando un giocatore. Fa ridere come molti giornalisti hanno giudicato i tifosi del Milan per i fischi a Donnarumma ma sono stati in silenzio in occasione dei cori razzisti contro i nostri e altri giocatori. Forse dovrebbero iniziare a pensare a problemi più reali. Per il match di Champions io sono abbastanza tranquillo, credo che ci sarà un turn over soft da parte del PSG. Luis Enrique non è uno stupido e credo sia consapevole del clima di San Siro. Il PSG alla quarta giornata potrebbe essere già quasi con un piede agli ottavi e non mi stupirebbe vedere Keylor Navas titolare".

Parlando di Champions League, il girone del Milan è molto complicato. Secondo te quanto può far bene questo nuovo gruppo in Champions e quanto lontano può arrivare?

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"Il girone è sicuramente complicato ma anche molto affascinante, con tutte le squadre che hanno la possibilità di passare. è un peccato secondo me non affrontare subito il PSG che ha cambiato tantissimo dalla scorsa stagione e poteva essere più vulnerabile se presa subito, con Luis Enrique che non ha ancora impresso il suo marchio sulla squadra. Importante sarà partire subito bene contro il Newcastle che avendo tanti esordienti nella competizione potrebbe magari partire lenta e risentire della pressione dell'esordio. Il passaggio del turno passa secondo me da San Siro, riuscire a fare almeno 7 punti in casa potrebbe essere un bel mattoncino su cui costruire la qualificazione".


Spesso si parla molto del movimento del calcio italiano ma in parallelo sta crescendo quello dell’Esports. Hai potuto assistere e commentare le ultime edizioni dell’eSerieA Tim: secondo te cosa c’è in comune fra questi due mondi e in cosa il calcio italiano e l’eSports italiano dovrebbero migliorare?

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"Il mercato dei videogiochi a livello mondiale ha ormai raggiunto numeri incredibili, con miliardi e miliardi di dollari movimentati. Anche i giochi di calcio segnano sempre record di vendite, ed è normale secondo me che le squadre guardino con attenzione a questo settore sia per coinvolgere i puù giovani e sia per aumentare ulteriormente la visibilità del proprio brand. In Italia purtroppo la situazione delle licenze è complicata, con la eSerieA TIM, campionato ufficiale della Lega, che viene giocato solo da 14 squadre su 20 per questioni commerciali di alcuni club tra cui il Milan. Da commentatore della eSerie A non nego che un domani mi piacerebbe rivedere il Milan nella competizione con l'obiettivo di vincere tutto come ha fatto lo scorso anno la Juventus". LEGGI ANCHE: Tra Milan, curiosità e passato. Le parole di Tomori e Loftus-Cheek


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