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L'intervista esclusiva di Pianeta Milan a Dario Mastroianni, telecronista di DAZN
Riguardo all’attualità in casa rossonera, la redazione di PianetaMilan.it ha intervistato in esclusiva Dario Mastroianni, noto telecronista DAZN.
Sono ore calde sul fronte Milan-De Katelaere. Il belga è così indispensabile per i rossoneri?“Se si conosce come opera il Milan, è molto semplice capire che hanno individuato un calciatore e, giustamente, ci puntano dritti per dritti. Io l’ho osservato giocare: è fisico e possiede anche ottime doti atletiche. Secondo me è molto utile alla causa”.
Come giudica, sin qui, il mercato del Milan?“Ho un’idea tutta mia…”.
Ossia?“Io credo che il Milan volesse partite fortissimo. Soltanto che, a causa dello slittamento dei rinnovi di Maldini e Massara, i rossoneri hanno perso praticamente tutto giugno. Juve e Inter si sono subito inserite per colmare il gap”.
Tra i nuovi arrivi figura Origi. A suo avviso si imporrà nelle gerarchie a discapito di Giroud?“No, a mio avviso il titolare resterà Giroud. Origi è un buon attaccante, ha fatto vedere discrete cose con il Liverpool. Vedremo come impatterà sulla Serie A”.
Il reparto che il Milan necessita di rafforzare maggiormente?“Dal mio punto di vista, senza Kessié il Milan ha perso molto - sentenzia Mastroianni -. Ero convinto del fatto che Pobega potesse giocarsi le sue chance, ma - specialmente in campo europeo - abbiamo visto che, in questa stagione, ai rossoneri qualche centimetro è mancato. Credo che il Diavolo, ora come ora, voglia fare il possibile per prendere Renato Sanches, il profilo ideale in questo senso”.
La Juve, intanto, ha acquistato Bremer. Ai rossoneri occorre un centrale difensivo?“Secondo me dietro c’è un equilibrio abbastanza collaudato. In più, consideriamo il fatto che ora rientra Kjaer, mica uno qualsiasi”.
Il calciatore che sarebbe l’ideale per i rossoneri?“Io seguo Ziyech da anni. Per qualità sarebbe perfetto. Unisce grande tecnica a corsa e fisicità. Per lo stesso motivo, mi viene da dire che sarebbe stato interessante vedere uno come Ilicic in un sistema come quello di Pioli. Il più grande rimpianto, tuttavia, è soltanto uno…”.
Ossia?“Rodrigo de Paul. Per il gioco che esprime il Milan, sarebbe stato l’ideale. Ne sarebbe valsa davvero la pena”.
Qual è il suo punto di vista su Adli?“Mi sembra un elemento tatticamente interessante. Ora vedremo come ingranerà. Sin qui, abbiamo visto cose discrete”.
Al Milan è convenuto davvero rinnovare Ibra? “Non gli sarebbe convenuto non rinnovarlo. Stiamo parlando di un fuoriclasse totale. Ha giocato per circa sei mesi con un crociato rotto, continuando a macinare gol decisivi. È ancora fondamentale per il Milan”.
Il calciatore dell’organico rossonero da cui si aspetta la stagione "della svolta"?“Scontato dire Leao. Il portoghese deve aspirare a 'gonfiare' un po’ più i suoi numeri, in termini di gol e assist, se vuole rientrare definitivamente nella categoria dei top assoluti. Cito anche Tonali, ma dal punto di vista delle certezze. Uno così, ora come ora, è fondamentale per i rossoneri”.
Chi si contenderà lo scudetto?“Mi aspetto un campionato molto combattuto. A differenza della scorsa stagione, nessuna delle big ha cambiato. Per me se la giocano Milan, Inter e Juventus. La Roma? Vedremo in base al mercato. Con Dybala ha aggiunto moltissimo. Vedo un po’ più in difficoltà il Napoli: perdere, in un colpo solo, Koulibaly, Insigne e Mertens non è qualcosa a cui è facile sopperire, come se nulla fosse”.
Che tipo di Champions si aspetta dai rossoneri?“Una Champions più “matura” rispetto alla scorsa stagione. Il Milan si presenterà nella competizione da campione d’Italia in carica, con un gruppo sì giovane, ma con molta più esperienza e consapevolezze acquisite rispetto alla scorsa stagione”.
A cura di Luca Cavallero
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