Archiviata la gara di Empoli, il Milan deve fare la conta ancora una volta con gli infortuni. Uno dei reparti maggiormente colpito è senza dubbio quello difensivo. Al momento, i rossoneri hanno infatti ai box Maignan, Theo Hernandez, Florenzi, Calabria e Kjaer. In vista di gennaio o della prossima estate, Maldini e Massara potrebbero pensare ad un rinforzo e in questo senso un nome è già presente sulla loro lista: Evan N’Dicka. Di lui, ma non solo, ne abbiamo parlato con Christopher Michel, noto giornalista tedesco del canale televisivo Sport1.
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Michel: “N’Dicka? Il Milan ha fatto un’offerta importante” | ESCLUSIVA
N'Dicka è un difensore che il Milan segue per la prossima stagione: pensi che il suo futuro potrebbe essere in Italia in caso di mancato rinnovo (scadenza 2023)? “È possibile che Evan N'Dicka si trasferisca in Italia nell'estate del 2023. A quanto pare, il suo agente ha chiesto all'Eintracht Frankfurt che non ci siano incontri con il direttore sportivo Markus Krösche. N'Dicka andrà via a parametro zero e quindi è un profilo interessante anche per i top club italiani. A 23 anni è un vincitore di Europa League e un giocatore indiscutibilmente importante in un ottimo club della Bundesliga. Non escluderei quindi un suo passaggio in Serie A”.
Interessa solo al Milan o anche ad altre squadre? In Italia anche la Juventus sembra interessata a lui. “Il Milan ha fatto una offerta importante per lui in estate. Ci sono stati anche colloqui con il giocatore e il suo agente. Tuttavia, l'Eintracht voleva molti soldi per N'Dicka, circa 20 milioni di euro. Dopotutto è un giocatore chiave. Non so perché l'accordo sia fallito alla fine. Il Francoforte avrebbe lasciato andare N'Dicka, Markus Krösche vuole infatti evitare partenze a parametro zero. La Juventus, ho sentito, vuole cambiare la sua strategia sul mercato. I grandi nomi non verranno più. La Juventus ha visto, sull’esempio del Napoli, che è possibile lavorare con successo anche con giocatori un po' meno conosciuti che hanno però dato ottimi risultati nei rispettivi campionati. N'Dicka sarebbe un professionista di questa categoria: non ancora pronto, ha ancora 23 anni, ma già con molta esperienza (oltre 150 gare con l'Eintracht)”.
I rapporti tra Milan ed Eintracht sono ottimi. L'anno scorso Jens Petter Hauge è stato ceduto dai rossoneri al club tedesco: come valuta l'esperienza del norvegese in Bundesliga? “Jens Petter Hauge non ha avuto successo nel suo primo anno all'Eintracht. Ha iniziato bene, ha segnato rapidamente due gol in Bundesliga e ha segnato una volta in Europa League. Nella semifinale contro il West Ham United, il suo sprint ha permesso l'importantissimo cartellino rosso, aprendo la strada alla finale. Ma Markus Krösche sperava in molto di più da lui. In totale, il Milan ha ottenuto dai dieci ai dodici milioni di euro per Hauge. Ha fatto troppo poco per quella cifra. Lo hanno prestato al Gent, ma anche lì Hauge non sta incidendo. Il suo contratto a Francoforte è ancora in vigore fino al 2026, ma con ogni probabilità non resterà fino a quell’anno”.
Il progetto del Milan è fortemente basato sui giovani talenti, e ce ne sono molti in Germania: secondo lei ci sono giocatori in Bundesliga che potrebbero essere interessanti per il Milan? “Mi viene in mente Jonathan Burkardt del Mainz 05. Ha solo 22 anni, ma da centravanti ha già segnato 17 gol e 8 assist in 87 partite di Bundesliga. È veloce e può giocare in tutte le posizioni offensive. Un attaccante molto promettente. Joe Scally è un americano di 19 anni che ha già giocato 42 partite con il Borussia Mönchengladbach. Scally è
un terzino destro, ha molta spinta offensiva, ma è anche bravo nella fase difensiva. Ovviamente commette ancora errori, ma essere titolare in un club come il Gladbach a questa età è una buona credenziale. Ansgar Knauff dell'Eintracht Frankfurt è ovviamente una delle scelte migliori. L'eroe dell'Europa League, a segno contro il Barcellona, può giocare sulla fascia destra e sinistra. Ha 20 anni ed è titolare indiscusso
dell'Eintracht. Veloce, forte nel corpo a corpo, molto desideroso di imparare. Il prestito scade in estate, poi ha ancora un contratto fino al 2024 con il Borussia Dortmund. Penso che farà una grande carriera e se fossi l'allenatore della nazionale Hansi Flick, lo porterei ai Mondiali”.
Questa potrebbe essere la stagione del rilancio per Ante Rebic nonostante i tanti infortuni. L'hai visto in azione a Francoforte: che tipo di idea ti sei fatto di lui? “Ante Rebic era il preferito dal pubblico. All'Eintracht era amato dai suoi tifosi per il suo stile di gioco. Ai fan è piaciuto il suo stile di gioco selvaggio, questo coraggio, questo spirito combattivo. Abbiamo un quartiere della stazione a Francoforte, dove le cose sono un po' più ruvide e oscure. Alcune persone dicono: quando ci cammino, mi sentirei più al sicuro con Rebic al mio fianco. Se Rebic dicesse di voler tornare a Francoforte, i tifosi probabilmente gli aprirebbero immediatamente le porte e lo prenderebbero di persona. Un ragazzo davvero introverso, ma che ha dato tutto sul campo - quando ne aveva voglia. Nelle giornate no, tuttavia, non funzionava niente. È capitato quindi che Rebic fosse frustrato e prendesse il cartellino rosso. Ma tutto sommato, è stato un giocatore chiave dal 2016 al 2019 e il grande eroe della finale di DFB-Pokal con i suoi due gol contro l'FC Bayern München. I tifosi, quindi, vorrebbero vederlo avere successo anche al Milan".
Rebic è stato scambiato con Andre Silva, che al Milan non è riuscito ad affermarsi. A Francoforte, invece, ha fatto molto bene e segnato tanti gol: cosa ne pensi di lui? “Per me Andre Silva, se usato a dovere, è uno dei migliori attaccanti d'Europa. Silva è molto intelligente, è tecnicamente forte, ha un buon colpo di testa, può segnare con entrambi i piedi e ha nervi saldi - ha trasformato tutti i suoi rigori a Francoforte. Inoltre, è altamente professionale, lavora sodo su sé stesso e sulle sue debolezze. Al Lipsia ora ha di nuovo problemi più grossi, penso che il cambio di allenatori gli stia causando problemi. Sotto Adi Hütter aveva piena fiducia, anche tutta la squadra si fidava di lui. Silva lo ha ricompensato con 28 gol in stagione, un record a Francoforte. Sono sicuro che anche altri allenatori potranno farlo rendere al meglio, se lo faranno nel modo giusto”.
Ultima domanda. L'inizio di stagione di Luka Jovic alla Fiorentina non è stato dei migliori (un solo gol). Credi che possa riprendersi nelle prossime partite? Oppure non credi che sia adatto per il campionato italiano? “La carriera di Luka Jovic è peggiorata dalla sua partenza dall'Eintracht Francoforte nell'estate del 2019. Ovviamente cogli l'occasione quando il Real Madrid bussa alla porta. Questo è quello che devi fare. Jovic ha davvero tanto potenziale, ha questa spinta pazzesca, una finalizzazione incredibile con entrambi i piedi. Ma è molto flemmatico e non sembra completamente allenato e concentrato. Ma penso che la Serie A gli farà bene. Jovic sta uscendo da un periodo molto difficile, non gioca quasi dal 2019. Anche i sei mesi in prestito a Francoforte nel 2021 non sono stati positivi, non era nemmeno titolare fisso. Devono avere pazienza a Firenze. Se gli danno il tempo necessario e lui lo accetta e si concentra di nuovo, tornerà a fare bene”. Leao, problema rinnovo e offerte in arrivo? Ecco la posizione del Milan
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