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Milan, Catalano: “Ecco i giovani migliori. Camarda fortissimo” | Esclusiva

Stefano Bressi

Abbiamo sentito Alessio Catalano, esperto di calcio giovanile e scopritore di talenti, sui giovani del Milan tra cui Camarda: le sue parole.

Segue da vicino il calcio giovanile, Alessio Catalano, ed è esperto di giovani talenti, tra cui anche quelli del Milan, di cui oggi ha parlato in esclusiva ai microfoni di PianetaMilan.it, soffermandosi anche su Camarda, baby fenomeno rossonero. Ha una pagina su Instagram che si chiama "@ilbellodelcalcio_", in cui fornisce approfondimenti e analisi. Con noi ha parlato del settore giovanile del Milan, svelando i possibili talenti del futuro e analizzando più in generale la situazione, con tanti complimenti ad Angelo Carbone, responsabile rossonero.

Partirei dalla Primavera del Milan in generale. Non è un'annata particolarmente felice. Quali le cause secondo te?

"Secondo me la situazione del Milan Primavera di quest'anno è stata determinata da alcuni fuori quota che non hanno trovato squadra. Le soluzioni trovate non erano soddisfacenti. E se sei un 2002 e giochi ancora in Primavera è un po' un fallimento. Ci sono poi alcuni elementi che non sono validi e farebbero fatica a giocare in Serie C. Poi anche alcuni infortuni, come Traoré che è stato spesso fuori. Anche Nasti era stato infortunato a inizio stagione, poi ha iniziato a segnare dopo. Infortuni e fuori quota gestiti un po' male potrebbero essere tra i motivi. Anche l'annata dei 2003 non era stata particolarmente fiorente. Un miscuglio di elementi ha portato la Primavera a essere da metà classifica".

Passando alle categorie inferiori: hai qualche prospetto particolare che hai notato e che pensi possa essere un futuro campione nel Milan o comunque da Milan?

"Da Milan è difficile, parlando di prima squadra. Difficile prevedere. Però ci sono sicuramente dei profili che potrebbero fare la Serie A senza problemi. Uno potrebbe essere Davide Bartesaghi, terzino sinistro classe 2005. Poi c'è Kevin Zeroli che sta facendo bene ed è capitano dell'Under 17. Poi c'è Vincenzo Perrucci, sempre dell'Under 17. Invece negli Under 16 ci sono Matteo Tezzele e Adam Bakoune, difensori, e Gioele Perina, mezzapunta che qualche giorno fa ha fatto 4 gol contro il Brescia, lui tanta roba. Poi vabbè in Under 15 c'è Camarda..."

Tutti conoscono ormai Camarda, ce ne parli meglio? Sappiamo che segna tantissimo, altre qualità?

"L'ho visto per la prima volta giocare il 31 agosto scorso, ero appena tornato dalle vacanze. C'era un torneo estivo e c'erano diverse squadre grandi invitate. Guardando l'Under 15 l'ho visto, spiccava tantissimo. Poi ho guardato la distinta e ho visto che era addirittura 2008. L'ho conosciuto che aveva 1.500 followers, anche se non conta nulla. Però si vedeva già che era più bravo degli altri. Poi stupito da questo torneo mi sono informato e ho deciso di postarlo sulla mia pagina @ilbellodelcalcio_ e quel post è esploso. Perché mi ha girato le sue statistiche e aveva raggiunto quasi i 450 gol nelle ultime tre/quattro stagioni. Mi ricordo che staccava in terzo tempo sui difensori 2007 alti 1.75. È una forza della natura, sa giocare benissimo a calcio e sa far girare la squadra. Non si fa neanche pressare da ciò che si dice in giro, ha la testa sulle spalle, è sul pezzo".

Con il cambio di proprietà il Milan ha iniziato a puntare tanto sui giovani, ma più per la prima squadra. Ora qualche investimento in Primavera. In generale come giudichi l'operato del Milan negli ultimi anni?

"Io mi sono permesso di fare pubblicamente i complimenti a Carbone, responsabile del settore giovanile. Io sono entrato nel mondo del calcio cinque anni fa, al Milan c'era Beretta come responsabile. Si arrivava da una gestione deludente. Da quando ha preso in mano le cose Carbone, i risultati sono arrivati. L'Under 15 è prima, l'Under 16 pure, l'Under 17 ha vinto il campionato... Con investimenti giusti, mirati, ci vuole un po' di tempo. A volte bisogna anche aspettare i giocatori. Mi ricordo Bartesaghi, in Under 15 non giocava mai, ora è un titolare anche in Nazionale.. Ci sono anche fattori fisici, a volte bisogna aspettare i giocatori. Una serie di scelte azzeccate stanno portando risultati".

Come mai pensi stiano uscendo meno giocatori dalla Primavera per la prima squadra?

"Dipende dalla gestione precedente molto deludente. I risultati delle gestioni precedenti si stanno vedendo ora. Nei prossimi anni si vedranno quelli delle scelte di Carbone".

Nella Primavera attuale chi pensi che sia quasi pronto per il salto in prima squadra?

"Per il salto in prima squadra no, ma un paio di elementi potrebbero fare tranquillamente la Serie B e uno è Nasti, che io avrei provato a lanciare in prima squadra in questo finale di stagione, visto che Ibrahimovic è sempre infortunato. Anche l'altro giorno a Torino, è discutibile la scelta di portare Lazetic a mezzo servizio. Però Pioli ha deciso così, anche se Nasti è uno dei migliori cannonieri del campionato Primavera, vedremo..."

Lazetic ha giocato solo in Primavera, pareri?

"Non è ancora pronto, non ha ancora la gamba. È a mezzo servizio e non l'avrei portato a Torino, gli avrei preferito Nasti, però Pioli ha preferito così".

Ai tifosi incuriosiscono molto Traorè e Roback, ci parli di loro?

"Roback da quando è arrivato due anni fa ha fatto davvero poco. Soprattutto per quanto è stato pagato. Però mi sembra il classico ragazzo che se va all'estero esplode. Credo che se uscirà sarà a titolo definitivo. Lo metteranno in qualche trattativa, in qualche scambio... Traoré è stato un grosso investimento, è un ragazzo che aveva già esordito in Serie A, è stato un po' bloccato dagli infortuni , ma il rendimento c'è stato. Ha fatto 6 gol e 5 assist... Si trova molto bene con Nasti quando giocano insieme. L'anno prossimo potrebbe essere quello della sua consacrazione, il suo anno. Quest'anno era ancora un sotto-età. Non è ancora pronto per la prima squadra, deve fare un altro anno di Primavera".

Un ultimo suggerimento?

"Posso suggerire un profilo che non ha molto trovato spazio ultimamente, ma che è sempre stato considerato il giocatore di punta del settore giovanile del Milan: Maikol Cifuentes, classe 2005. Non ha trovato tanto spazio con l'Under 17, ma è sempre stato considerato il più talentuoso della cantera milanista. Infatti sono fiducioso di vederlo l'anno prossimo ai livelli che merita".

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