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Siamo nella settimana decisiva. Domenica si deciderà dopo tanto tempo chi vincerà lo scudetto tra Milan e Inter. La squadra di Pioli, dopo la vittoria contro l'Atalanta, ha a disposizione due risultati su tre. Per parlare di questo e non solo, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Saul Malatrasi, ex giocatore di Milan e Inter. E' stato il primo calciatore della storia ad aver vinto la Coppa dei Campioni con entrambe le maglie. Ecco cosa ci ha detto.
Si aspettava una corsa scudetto così combattuta, tra Milan e Inter?
“E’ stato un campionato molto bello. A mio avviso, per il percorso fatto, a meritare lo scudetto è il Milan. Però, per valore dell’organico, si può dire che l’Inter lo ha perso da sola…”.
Cosa hanno dimostrato di avere i rossoneri in più dei nerazzurri, sin qui?
“Potete dire quello che volete, ma il calcio non è cambiato, rispetto ai miei tempi, su una cosa…”.
Quale?
“L’importanza della fase difensiva. Ormai ci riempiamo la bocca di parole come moduli, difensori offensivi… La verità è che, nel calcio, è importante – in primis – non subire gol. Pioli è stato l’allenatore che, quest’anno, lo ha capito più di tutti gli altri”.
Si riferisce alla coppia Kalulu-Tomori?
“E di Maignan non parla nessuno? Quando è arrivato tutti erano scettici. Al Milan serviva, in primis, un portiere di grande livello. Ne hanno scovato uno in Francia che non era un nome altisonante e guardate quanti punti hanno fatto i rossoneri, soltanto grazie a lui…”.
A suo avviso è meglio di Donnarumma?
“Sì, Maignan è meglio di Donnarumma. Lo ha dimostrato”.
Di quali acquisti necessiterebbe il Milan per compiere lo step successivo?
“Se i rossoneri vincessero lo scudetto, quale step successivo dovrebbero compiere?”.
Essere competitivi, per esempio, in Champions…
“Per me, già così, il Milan è competitivo in Champions. Forse potrebbe servire una prima punta che faccia gol. Leao e Theo Hernandez sono fortissimi, effettuano tanti cross, ma – spesso – in area non c’è nessuno”.
Sta “bocciando” pertanto Ibra e Giroud?
“A mio avviso hanno fatto il loro tempo. Il Milan ha bisogno di segnare. Ci vogliono attaccanti giovani”.
Come giudica, sin qui, la stagione di Tonali?
“E’ un grandissimo talento. Uno dei migliori della storia del Milan. E’ pronto per scrivere lunghi capitoli di storia del club. Quando arrivò, ero tra i più soddisfatti”.
Intravede analogie tra l’attuale Milan e uno dei suoi vincenti del passato?
“Erano tempi diversi. Come ho detto, intravedo un’analoga propensione nel non subire gol. In primis, noto che è premura dei rossoneri badare alla retroguardia. L’altro giorno ho sentito il Trap…”.
Quali sono le sue percezioni sulla Serie A?
“Abbiamo anche parlato di altro eh! Però mi ha detto che questo Milan gli piace, proprio per come è organizzato e per l’idea di sviluppo di gioco che ha in mente Pioli, che – tra l’altro – lui ha allenato da giocatore, quando era nella Juventus”. Queste, intanto, le notizie più importanti della mattinata di oggi >>>
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