Le frecciate di Maldini e il caso-Dybala
—Le frecciate, poi, di Maldini alla proprietà ("Bisogna investire, adesso" e ancora "Comprare Dybala sarebbe stato più facile e conveniente") hanno contribuito a raffreddare ulteriormente i rapporti, portando quindi alla rottura. Redbird, per altro, nella figura di Giorgio Furlani era stata la prima a farsi sotto con Dybala, per sondare il terreno e avvantaggiarsi sulla concorrenza in un momento di stand by dell'area tecnica (Maldini e Massara stavano contrattando il rinnovo di contratto). Una volta confermato, però, Maldini ha preferito dire no a Dybala e virare su altri obiettivi (Renato Sanches, poi sfumato, e De Ketelaere). Questa la ricostruzione, sponda Redbird, dell'accaduto
Maldini, gli agenti e il nodo rinnovi
—Dulcis in fundo, i rinnovi: lo stallo sul prolungamento di Leao ha indebolito ulteriormente la posizione di Maldini, incapace - secondo Redbird - di portare a casa il rinnovo di una delle stelle della squadra e reo di aver perso già troppi giocatori a parametro zero (Donnarumma, Calhanoglu, Kessie..). L'intervento di Furlani è stato visto dalla proprietà come decisivo, mentre i cattivi rapporti instaurati da Maldini con molti procuratori hanno spesso complicato le cose, creando barriere invece che ponti. Ecco, tutto questo ha portato Cardinale a mettere in discussione la figura dell'attuale (ma ancora per poco) responsabile dell'area tecnica. Da qui la rottura totale.
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