Mancano due giorni al prossimo impegno del Milan, che sarà contro una squadra che Giuseppe Pancaro conosce bene. Ha giocato per entrambe le squadre. Sei anni in biancoceleste, dal 1997 al 2003, con 220 presenze e 7 gol, che lo hanno portato a vincere uno Scudetto, 2 Coppe Italia, 2 Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Europea per poi passare in rossonero. Due anni al Milan, con 56 presenze e 2 gol, con un altro Scudetto, un'altra Supercoppa Italiana e un'altra Supercoppa Europea vinte. Noi di PianetaMilan.it lo abbiamo sentito in esclusiva a poco dalla sua partita.
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Milan, Pancaro: “Niente ripercussioni sul campionato” | ESCLUSIVA
Pancaro, che ha giocato in passato nel Milan, ha parlato del finale di stagione e del prossimo impegno, contro un'altra sua vecchia squadra.
L'ultima sconfitta potrebbe influenzare negativamente il Milan in chiave Scudetto secondo lei?
“Non credo, il campionato è un’altra cosa. I rossoneri hanno tutte quante le carte in regola, a livello mentale, per risollevarsi e guardare oltre”.
Che tipo di partita prospetta?
“Sarà tosta, perché la Lazio è imprevedibile. Da qui, fino alla fine, il Milan non può permettersi di sbagliare niente. Vedo però il Milan favorito: come ho detto, i rossoneri mi sembrano focalizzati sull’obiettivo. Hanno un vantaggio, meritato, in classifica e lo difenderanno con tutte le loro forze”.
Contempla uno come Ibrahimovic nel Milan del futuro?
“Solo chi lo ha affrontato, come me, può capire quanto sia fenomenale. Può fare quello che vuole. Se se la sente, può e deve continuare”.
In caso abdicasse?
“Devi prendere un calciatore di una certa levatura tecnica. Per un club come il Milan, penso che Dybala sarebbe l’ideale. Poi con Pioli esploderebbe definitivamente. Ha doti da campione”.
Come giudica il Milan a livello difensivo? Botman potrebbe spostare gli equilibri?
“Botman può avere un buon impatto in casa Milan, però, a livello difensivo, non si può sostenere che sia semplice segnare ai rossoneri! È un dato oggettivo”.
Quale reparto rafforzerebbe in estate?
“Se partisse Ibrahimovic, a mio avviso fondamentale, c’è da prendere un attaccante. Altrimenti continuerei a investire sulla base che c’è adesso. I rossoneri hanno una rosa di grande qualità, a mio avviso molto sottovalutata”.
Intravede analogie tra il Milan attuale e il suo scudettato del 2004?
“Stiamo parlando di due squadre molto diverse. Diciamo che, a livello di continuità, ci sono molte similitudini. Anche noi abbiamo sempre risposto presente, ogni volta che le nostre concorrenti inciampavano…”
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