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Marco Fassone, Ad del Milan, Getty Images
Che la storia tra Marco Fassone e il Milan non fosse finita benissimo lo si era già capito dalle parole del presidente Paolo Scaroni (vedi video sopra). Ora, però, è ufficiale: salvo accordi last minute tra le parti, questa vicenda finirà in tribunale. L'ex amministratore delegato rossonero, licenziato nel luglio scorso dalla nuova proprietà targata Elliott, ha deciso di fare causa alla società. A tal proposito, la redazione di Pianetamilan.it ha contattato in esclusiva Francesco Rotondi, avvocato di Fassone e socio fondatore dello studio legale LabLaw. Rotondi, uno dei maggiori esperti in Italia di diritto del lavoro, ci ha spiegato il perchè della scelta dell'ex dirigente del Milan.
Avvocato Rotondi, cosa ha spinto Marco Fassone a fare causa al Milan?
"Molto semplice. E' stato licenziato per motivi inesistenti e diffamato a mezzo stampa in modo incredibile dai suoi stessi compagni di percorso".
Ritiene dunque che il licenziamento da parte della società sia stato ingiusto
"Ovviamente quando assumo un incarico credo nella tesi che sostengo: in questo caso, inoltre, vi sono evidenze incontrovertibili e atteggiamenti inaccettabili anche dal punto di vista etico".
Al di là dell'aspetto legale, qual è lo stato d'animo del suo assistito? Quanto ha sofferto per questa situazione?
"E' facilmente intuibile. Chi ritiene di aver subito un torto soffre a prescindere: la gogna mediatica senza contraddittorio non aiuta". Il Milan, però, ha preparato un dossier...
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