ULTIME MILAN- "Pioli? Umanamente è un grandissimo allenatore". Le parole sono quelle dell' ex attaccante Mattia Graffiedi, classe 1980 e oggi allenatore di settore giovanile. Graffiedi nella sua carriera, dove non sono mancate le soddisfazioni e dove c'è stata anche una parentesi (sfortunata a causa di alcuni infortuni) al Milan, ha incrociato il tecnico parmense tre volte imparandone a conoscere tutti gli aspetti. Grosseto, Modena e Piacenza le squadre che li hanno visti insieme prima del grande salto in avanti di Pioli verso la Serie A. Lo abbiamo intervistato, in esclusiva per PianetaMilan.it, per parlare del nuovo tecnico rossonero ma non solo, includendo aneddoti e racconti anche sulla sua storia calcistica:
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Esclusiva PM – Graffiedi: “Pioli ha tutto per far bene. Leao? Può giocare con Piatek”
L'ex attaccante e oggi allenatore di settore giovanile Mattia Graffiedi ha parlato in esclusiva per PianetaMilan.it di Stefano Pioli e di temi rossoneri
Graffiedi, con che parole presenterebbe Stefano Pioli?
"L'ho incrociato tre volte in carriera. A Grosseto, dove lui arrivò alla terza giornata, a Modena e a Piacenza. Si tratta di un grandissimo allenatore dal punto di vista umano e della comunicazione. Negli anni successivi ha accumulato sempre più esperienza gestendo sempre meglio i suoi gruppi. Non ricordo un giocatore che con lui non si è trovato bene. Sa dove e come prenderti, sa quali sono i problemi dei calciatori. Non è uno che ti mette da parte, anche in una rosa di venticinque giocatori cerca sempre di stimolare per far dar il meglio a tutti i componenti. Anche se in quel momento un giocatore è poco impiegato lui trova il modo di farlo sentire pronto a scendere in campo".
Può essere l'uomo giusto in questo momento delicato del Milan?
"Se sarà l'uomo giusto o meno ce lo dirà solo il campo. Per lui è un'altra grandissima occasione anche se in una squadra sicuramente un po' in difficoltà. Nel primo tempo con il Lecce ho visto un Milan diverso. Spero possa far bene perchè ci tengo al mister so che è bravo e ha tutte le carte in regola per far bene".
La tua storia in rossonero (fu acquistato nel 1999-2000 per 15 miliardi dal Cesena) non sbocciò mai per alcuni infortuni ma quel Milan che hai avuto la possibilità di vedere da dentro cosa aveva di diverso da quello attuale?
"Sono cambiate tante cose rispetto ad allora. La dirigenza è stata stravolta, ogni anno fa acquisti e non li fa più mirati come una volta. La metà dei giocatori che vengono presi a fine anno si rivelano non soddisfacenti. Le competenze di un tempo forse si sono un po' perse ma con l'ingresso di Maldini e Boban si sta cercando di riformare un po' la vecchia guardia".
Leao e Piatek insieme nello scacchiere di mister Pioli. E' utopia?
"Leao mi piace tantissimo, ha avuto e creato grandi spazi che purtroppo non è riuscito a concretizzare nell'ultima gara ma ha dei margini di crescita pazzeschi. Nel ruolo di punta centrale, in questo momento, lo vedo leggermente favorito rispetto a Piatek. Giocare insieme? Una soluzione si trova sempre, anche perchè Leao è uno che ti crea la superiorità numerica, Piatekè uomo d'area di rigore".
Cosa è mancato a Mattia Graffiedi per giocare a San Siro o negli altri grandi palcoscenici italiani?
"Forse la continuità, forse gli infortuni. O magari entrambe le cose. Purtroppo sono sempre stato un attaccante da pochi gol e questa cosa, probabilmente, mi ha un po' penalizzato".
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