Il mercato non è ufficialmente iniziato, ma il Milan intanto ha iniziato a portarsi avanti. Renato Sanches e Divock Origi sembrerebbero essere i primi acquisti dei rossoneri, andando a rinforzare due reparti che saranno orfani di Franck Kessié, destinato al Barcellona, e Zlatan Ibrahimovic, fermo ai box per un grave infortunio al ginocchio. Abbiamo parlato dei due giocatori insieme a Pietro Nicolodi, telecronista di 'Sky Sport' ed esperto di Bundesliga.
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Nicolodi: “Sanches se sta bene è devastante. Su Origi…” | ESCLUSIVA
Conosce calcisticamente il Renato Sanches dei tempi del Bayern Monaco: cosa è andato storto tra il portoghese e il club bavarese?
“Secondo me il Milan fa un affare a prendere Renato Sanches e a non basarsi sul giocatore che si è visto negli anni di Monaco. Non era un problema tecnico, ma il fatto che Renato Sanches è un giocatore che ha bisogno di essere al centro del progetto, al fine di rendere al massimo grado”.
Potrebbe emergere il rischio di eventuali difficoltà nell’impattare in un top club?
“No, perché a Euro 2016 abbiamo assistito a un super Renato Sanches, appena sedicenne, tra le fila di un grande Portogallo, che – alla fine – vinse l’Europeo. Renato Sanches ha bisogno di sentirsi al centro del progetto, tatticamente e mentalmente”.
Qual è il ruolo maggiormente congeniale al lusitano?
“Renato Sanches è, fondamentalmente, un centrale di centrocampo. Però può anche fungere da centrocampista di rottura. Se sta bene, è devastante”.
Pioli propone il 4-2-3-1. Renato Sanches potrebbe essere incisivo anche in un simile spartito tattico?
“A mio avviso rende meglio a tre, ma anche a due sa il fatto suo. Sia in un 4-2-3-1, ma anche con due esterni bassi, in un ipotetico 4-4-2”.
L’eccessiva preparazione e accuratezza tattica tipiche della Serie A potrebbero costituire, paradossalmente, un limite per un calciatore esplosivo e di rottura, come da lei descritto?
“Non credo. Alla fine, eccetto il Milan, in Serie A nessuno difende come si deve. Non mi sembra che Renato Sanches rischi di scontrarsi contro chissà quali imbrigliamenti tattici”.
Ha avuto modo di commentare anche Origi, ai tempi del Wolfsburg. Che tipo di attaccante ricorda?
“L’ho seguito anche in Inghilterra, dove è migliorato. Al Wolfsburg non ne prendeva praticamente una! E’ la classica prima punta, a cui servono necessariamente cross”.
Che tipo di impatto prospetta da parte del belga in rossonero?
“Credo che finirà per fare, almeno inizialmente, il vice Giroud. Ormai Ibra è un uomo spogliatoio. Il vero dualismo sarà tra il belga e il francese”. Il trequartista del Milan? Ecco l'ultima idea di mercato di Maldini e Massara >>>
Intervista a cura di Luca Cavallero.
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