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ESCLUSIVA MILAN

Nosotti: “Ibra pensa a fare il dirigente. Kalulu è il simbolo del Milan” – ESCLUSIVA

Redazione

La nostra redazione ha intervistato in esclusiva Marco Nosotti, giornalista di Sky Sport. Tanti i temi legati affrontati legati al Milan

Il Milan sta vivendo le ultime due settimane della stagione. In primo piano ovviamente la lotta scudetto con l'Inter, ma anche il calciomercato, con diversi nomi nel mirino. Da capire anche il futuro di Zlatan Ibrahimovic, che potrebbe dire addio al calcio giocato. Per parlare di questo e tanto altro, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Marco Nosotti, giornalista di Sky Sport. Ecco cosa ha ci ha detto

Milan contro Inter in chiave scudetto. Per quali ragioni potrebbero spuntarla i rossoneri?

“E’ uno dei campionati più entusiasmanti che ho seguito professionalmente parlando. Non saprei dire chi è favorita tra le due. L’Inter ha fatto qualcosa di straordinario con Inzaghi. Il lavoro del Milan parte da lontano ed è entusiasmante…”.

Quali segreti si celano dietro alla rinascita del Milan?

“Conosco benissimo Stefano (Pioli ndr): l’attuale Milan è una sua creatura. E’ una squadra volta al gioco offensivo, di spirito, di carattere… In questi due anni abbiamo assistito a un’evoluzione fulminea. Il Milan è una delle squadre che esprime il miglior gioco del campionato”.

Volendo ricercare lievi sfumature per le quali il Milan potrebbe avere qualche lieve vantaggio in più rispetto all’Inter?

“Penso agli scontri diretti. Il derby vinto a febbraio ha segnato un crocevia importantissimo. E poi ci sono state tre tappe fondamentali: Lazio, Fiorentina e Verona. In queste circostanze, il Milan ha lanciato un messaggio importantissimo”.

Conosce a perfezione Ibra: quali sono i suoi sentori rispetto al futuro dell’attaccante svedese?

"Non mi sono informato, ma credo che si stia preparando per fare il dirigente. E’ una sensazione che percepisco. Ricordo com’era dieci anni fa a Milanello: teneva tutti sull’attenti. Era un vero e proprio sergente nel Milan di Allegri. Adesso, con Stefano, assistiamo a un Ibra più razionale…”.

Ossia?

“Ibra conosce perfettamente i suoi limiti e gli infortuni a cui è stato costretto a far fronte nell’ultima stagione. E’ conscio anche del fatto di essere, inevitabilmente, una presenza “ingombrante”. Nonostante ciò, si è messo completamente a servizio di Pili e del gruppo. Mai una polemica o una frase fuori posto”.

Dirigente del Milan o in altri club?

“Sarebbe molto utile che il suo carisma e la sua saggezza restino a disposizione del Milan insieme a quegli altri due fenomeni, Paolino e Frederic (Maldini e Massara ndr), che – zitti, zitti – hanno fatto un capolavoro”.

Il giocatore simbolo dell’attuale stagione del Milan?

“Se devo citarne uno, dico Kalulu. Quando si era infortunato Kjaer sembrava che i rossoneri fossero completamente spacciati. Il giovane francese ha fatto qualcosa di straordinario. Poi è perfetto per Stefano, che ama i difensori duttili. Kalulu fa egregiamente, infatti, sia il terzino, sia il difensore centrale”.

Tonali ha le carte in regola per essere il capitano?

“Dirò di più: Tonali è nato per fare il capitano del Milan”.

A discapito di Calabria?

“Calabria rappresenta il Milan ed è giusto che il capitano lo faccia lui, questo mi pare ovvio. Ricordo ancora quell’amichevole del luglio 2015 tra Milan e Lione, quando Mihajlovic me ne parlò – a microfoni spenti – entusiasta, dicendomi che lo avrebbe fatto debuttare e che avrebbe avuto, davanti a sé, una grandissima carriera. Tonali è nato per essere il capitano del Milan. Magari non a questo giro, magari mai. Ma di sicuro sarà un simbolo dei rossoneri. Un po’ come Gattuso, che capitano non lo è mai stato, ma in casa Milan è un’istituzione indelebile”.

Pare sempre più in dirittura di arrivo Origi. A suo giudizio è funzionale al gioco di Pioli?

“Molto. Porterebbe anche quel pizzico di internazionalità in più, che – come abbiamo visto – nell’attuale Serie A non fa male”.

In difesa è invece caldo il nome di Botman: che tipo di impatto si aspetta in rossonero?

“E’ un difensore tosto e anche fine tecnicamente. Rispecchia a perfezione i gusti di Stefano. Il club rossonero, come spesso capita con Maldini e Massara, dimostrerebbe di averci visto lungo”.

Dovesse perfezione, a suo gusto, l’attuale Milan?

"Prenderei un esterno destro, magari italiano”.

Berardi?

“Lui sarebbe perfetto. Ha 28 anni ed è campione d’Europa. Si sposerebbe a perfezione con la filosofia del nuovo Milan. Non trascuriamo, inoltre, un dato: insieme a Insigne, è uno dei migliori assist-man italiani del nostro campionato”. Ecco l'alternativa in difesa a Botman: le ultime news di mercato >>>

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