Il giornalista Franco Ordine ha rilasciato un'intervista esclusiva ai nostri microfoni, al termine della conferenza stampa alla vigilia di Milan-Como, soffermandosi su tanti temi di attualità in casa rossonera. Ecco le sue parole e il video realizzato dal nostro Stefano Bressi.


ESCLUSIVA MILAN
Ordine: “Il Milan aveva la schedina del Superenalotto. Su allenatore e DS …” | ESCLUSIVA PM
Ordine: "Il Milan ha un solo capitolo da completare"
—Sul futuro di Sérgio Conceicao: "Mi sembra che non ne faccia una tragedia, come è giusto che sia. Rientra negli usi e nei costumi del calcio. Il Milan ha solo e soltanto un capitolo ancora da completare. Il resto è in clamoroso ritardo, il che non fa altro che fa moltiplicare le voci sul futuro. Che la Champions sia sfumata mi sembra una cosa da mettere in archivio. Su Conceicao penso che in linea di massima la società voglia fare un cambiamento che non riguarda solo l'allenatore, ma anche direttore sportivo e linea guida sul mercato".
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"Che Furlani fosse il capo azienda lo sapevamo. Il Milan deve imparare ..."
—Sul direttore sportivo: "Che Furlani fosse il capo azienda non l'abbiamo scoperto oggi, anche perché è l'amministratore delegato. Il problema non è mai stato quello. Il problema è che le fughe in avanti, gli incontri di Londra con Ibra e Cardinale, sul piano pubblico avevano leso i poteri dell'amministratore delegato. È come se ai tempi di Berlusconi lui incontrava Braida e lasciava fuori Galliani. Quindi secondo me è servito solo a ricomporre la linea di comando che è sempre quella. Il Milan deve imparare ad evitare che ci siano due anime e due costole nel sentito dell'opinione pubblica. Se imparano a lavorare in team lo faranno, altrimenti peggio per loro".
"Onestamente non mi appassiona la campagna elettorale per uno o per l'altro, non è il mio mestiere. Io ho un solo criterio sul direttore sportivo e cioè che possa cominciare a lavorare ieri. Sull'allenatore, date per scontate alcune caratteristiche che ha questa squadra, la scelta deve essere in questo senso. Bisogna introdurre un tecnico che tenga vivi i pregi e tolga i difetti. Thiago Motta con la Juventus ha applicato gli stessi criteri che ha applicato a Bologna. Da una parte nessuno brontolava, ora qualcuno comincia a lamentarsi".
Sul finale di stagione: "Secondo me non basta. Tu avevi in tasca la schedina del Superenalotto, ma l'hai buttata nel cestino. È un danno irreparabile".
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