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PM – Caso Acerbi: Milan ‘stupito’ da deriva moralistica. Ci sono casi simili

13 aprile 2019, Milan-Lazio 1-0: Franck Kessie e Tiemoue Bakayoko mostrano la maglia di Francesco Acerbi sotto la Curva Sud (credits: GETTY Images)

Kessie e Bakayoko nel mirino. Figc e politica chiedono pene severe, ma ci sono casi simili (Ambrosini, Materazzi, Totti) trattati con più leggerezza. Fonti interne alla società si dicono 'stupite' per questa situazione definita 'non normale'

Redazione

Le parole di Giorgetti prima e di Gravina poi non sono passate inosservate a casa Milan. Kessie e Bakayoko sono finiti nel mirino per aver festeggiato il successo con la Lazio, mostrando alla Curva la maglia di Acerbi. "Un gesto di scherno, irriguardoso e indegno, da condannare", così l'ha definito il presidente della FIGC, prendendo una posizione netta e particolarmente dura nei confronti dei due rossoneri e del Milan. Evidentemente, a nulla è valso il comunicato del club, le scuse social dei giocatori e il chiarimento telefonico tra Acerbi e Bakayoko.

Da fonti vicine alla società, interpellate da Pianetamilan.it, trapela 'sorpresa' e 'stupore' per queste dichiarazioni, tanto più se arrivano da organi politici e sportivi di rilievo. Tutti (presidenti e addetti ai lavori) hanno detto la loro sull'accaduto, ma quando a parlare sono il sottosegretario con delega allo Sport e il presidente della Figc, il peso delle parole è doppio.

Questa deriva moralistica e questa campagna denigratoria rischia fortemente di influenzare le decisioni del Giudice Sportivo e degli organi preposti a prendere una decisione in merito all'accaduto. Kessie e Bakayoko ora rischiano sanzioni pesanti e squalifiche, ma - va anche detto - che in passato episodi simili erano già accaduti e mai nessuno aveva alzato un polverone tale. Citiamo tre episodi, in particolare: Massimo Ambrosini venne punito - dopo patteggiamento - con 8.000 euro di ammenda per lo striscione di scherno contro l'Inter ("lo scudetto mettilo nel c..", ricordate?). Multa e pene lievi anche per Marco Materazzi, che festeggiò la vittoria di un derby con una maschera di Silvio Berlusconi, allora presidente del Milan, e per Francesco Totti, dopo il famoso gesto del '4 a 0, zitto e a casa', rivolto a Igor Tudor della Juventus dopo un largo successo contro i bianconeri.  Episodi goliardici e sfottò ritenuti simili dal Milan, a quanto accaduto a San Siro con Kessie e Bakayoko protagonisti. Diversa, invece, la reazione collettiva. Verrebbe da chiedersi perchè?

 Totti a Tudor: "4-0, zitto e a casa" (Roma-Juventus, 8 Febbraio 2004)
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