"Leao è Leao, cioè la stella più luminosa del Milan. Critiche, cattiverie o titoli forzati (per usare un eufemismo) sono poco realistici. Lui vive, gioca e segna con il sorriso: non può essere accostato per un colpo di tacco a Balotelli, uno che non è mai stato felice".
Diversi rumors indicano Zlatan Ibrahimovic come primo candidato ad entrare in società e fare da ponte fra dirigenza e giocatori: quanto può dare Ibra in un ruolo che non rientra nell’ambito campo e potrebbe davvero risultare un peso per Pioli?
"Dipende da lui, oltre che dal Milan ovviamente. Deve capire cosa può e cosa vuole fare, ma credo che Pioli non c’entri molto: il grande Silvano Ramaccioni, per esempio, ha vissuto molte epoche diverse e molti allenatori diversi, con intelligenza, discrezione, sapienza. Prezioso per tutti: allenatore, giocatori, società e persino tifosi".
Capitolo Champions. Il percorso europeo è iniziato con un pareggio amaro contro il Newcastle. Alla prossima il Milan affronterà il Borussia Dortmund: quanto pesa questa sfida nell’economia di un gruppo che appare molto equilibrato?
"Ogni sfida peserà moltissimo. Contro il Newcastle è stata persa una grande occasione, quei punti vanno recuperati da qualche parte: magari già in Germania…".
Domanda secca: questo Milan può vincere lo scudetto?
"L'importante è restare attaccati alla locomotiva, per adesso".
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