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ESCLUSIVA MILAN

Ex Milan, Kucka in ESCLUSIVA: Balotelli, Galliani, Mihajlovic e la multa. Ecco tutte le sue verità

Fabio Barera Redattore 
Juraj Kucka, ex calciatore rossonero, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai nostri microfoni in vista di Slovan Bratislava-Milan

Slovan Bratislava-Milan sarà una partita speciale soprattutto per uno dei giocatori in campo, Juraj Kucka, che in rossonero ha vissuto due stagioni e nonostante ciò è entrato subito nel cuore dei tifosi. Per lui, tifoso rossonero sin da bambino, sarà una sfida al suo passato tra emozioni e ricordi. Il centrocampista slovacco ha rilasciato una lunga ed interessante intervista in esclusiva ai microfoni di 'PianetaMilan.it' toccando tanti temi interessanti del suo passato, del suo presente e del futuro. Ecco, dunque, tutte le sue parole.

Kucka: "Non c'è continuità al Milan, ma non significa che siano scarsi"

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Innanzitutto come stai? Sei stato infortunato nelle ultime settimane. Ci sarai in campo contro il Milan? "Tutto bene, sto bene. Sono già dieci giorni che sono con la squadra in allenamento e ho fatto anche un tempo in partita in campionato, quindi sto bene. Se sarò in campo io spero di sì, ma non so ancora la formazione".

Domani affronterai il tuo passato, la squadra che hai sempre tifato. Come sarà per te? Quali emozioni stai vivendo in queste ore? "Sarà una partita speciale per me, come ho già detto tante volte. Sono tifoso del Milan sin da bambino e sono un ex giocatore. Sarà molto speciale, ma la godrò tutta. Emozioni? Non vedo l'ora. Sempre con tutto il rispetto, perché il Milan è una grande squadra".

Cosa ne pensi di questo Milan così in difficoltà? "Il Milan è sempre una grande squadra. Ha un grande nome e ha grandi giocatori, che hanno dimostrato di esserlo anche vincendo contro il Real Madrid. Non è una squadra scarsa anche se i risultati forse non sono così come vorrebbero. Stanno dimostrando che sono una buona squadra. Poi fanno una partita male e una bene, ci sono alti e bassi e la continuità non c'è, ma non significa che sono scarsi".


"Vorrei tornare al Milan da giocatore. Gol? Non esulterò, ma voglio segnare"

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Ti piacerebbe un giorno tornare al Milan? E nel caso in quale ruolo? "Certo un giorno mi piacerebbe tornare nel Milan. Sicuramente come giocatore sarebbe più bello, ma quello non so se sarà ancora possibile. In futuro non si sa mai".

In squadra avete un giovane interessante come Nino Marcelli. Ivan Kmotrik ha recentemente parlato di una trattativa con il Milan. Secondo te è un giocatore da Milan? E ti ha chiesto qualcosa sul Milan? "Nino Marcelli è un bravo ragazzo, ma è un giovane che deve giocare tanto ancora. Non avevo sentito dell'interesse del Milan, ma non ne abbiamo parlato troppo perché forse non era così avanzata la trattativa al punto che potesse trasferirsi. Lui non ha parlato tanto di questo. Forse aspettava che ci fosse qualcosa di più sicuro".

Hai detto che in caso di gol non esulterai, ma ti piacerebbe segnare contro la tua ex squadra? Se mi capiterà di fare un gol come ho già detto non esulto, per il rispetto del Milan. Vorrei segnare, perché se fosse possibile vorrei segnare in ogni partita. Ma non sono uno che segna tanti gol, per cui per me ogni gol è qualcosa in più".

Slovan Bratislava-Milan, Kucka: "Se dovessimo vincere sarebbe un miracolo. Ma ..."

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Lo Slovan Bratislava secondo te può vincerla questa partita? "Nel calcio tutto è possibile, puoi vincere qualsiasi partita contro qualsiasi squadra. Parliamo forse di un miracolo, ma nel calcio e nella vita tutto è possibile, quindi sì".

"Quando mi ha chiamato Galliani non ci ho creduto"

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Passiamo un po' a te. Ricordi la trattativa per arrivare al Milan? Che emozione ti fece sentire Galliani? "Per me è stata una grande sorpresa, perché non si parlava di questa possibilità. Il mio procuratore non mi aveva mai parlato dell'interesse del Milan. Poi un giorno mentre andavo al centro sportivo a Pegli, a Genova, mi ha chiamato un numero sconosciuto. Ho risposto ed era il direttore Galliani. Al momento non ci ho creduto neanche che fosse lui, poi dopo un po' l'ho capito. Mi ha detto che mi voleva al Milan e ho detto subito di sì. Di sera ero già a Milano".

Del tuo Milan è rimasto solo Davide Calabria. Sei ancora in contatto con lui? "Con Davide ci mandiamo qualche messaggio, ma ci sentiamo poco. Non ci sentiamo tutti i giorni. Ci siamo sentiti dopo il sorteggio e mi piacerebbe rivederlo qui a Bratislava".

Milan, Kucka: "Mihajlovic un grande uomo. Quel gol all'Inter non lo dimenticherò mai"

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Qual è il compagno di squadra più forte che hai avuto? "Nella mia carriera ho girato tante squadre e ho giocato con tanti giocatori forti. È dura sceglierne solo uno. Non voglio dire un nome e poi scordarmene un altro".

Che rapporto avevi con Sinisa Mihajlovic? È stata una grande perdita per il nostro calcio: "Con mister Mihajlovic avevo un grande rapporto. Era un un grande uomo, onesto, ci ha dato tanto, a me soprattutto. La sua perdita è grande, perché ha dato tanto al calcio come giocatore e come allenatore, quindi mi dispiace tanto".

Con il Genoa hai segnato un gol all'Inter. Che emozione è stata per un tifoso del Milan come te? "È stato incredibile. Era l'Inter e io ero tifoso del Milan, ma anche per il momento in cui eravamo. Stavamo giocando bene da tutta la stagione, stavamo combattendo per il quinto o sesto posto, non ricordo. La partita era bellissima, eravamo 2-2 poi alla fine c'è stata una punizione e ho segnato di testa. Lo stadio è esploso, è stato incredibile e non mi scorderò mai quel momento".

Milan, Kucka: "Montolivo mi fece pagare solo una parte della multa. Dopo quella volta ..."

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Balotelli è tornato in Serie A. Farà bene secondo te? Ricordi qualche evento particolare legato a lui? "Io auguro a Mario e al Genoa che lui faccia bene. La qualità ce l'ha. Ha dimostrato tante volte di essere fortissimo, quando ha voglia è troppo forte. Dipende solo da lui se farà bene o no. Quando sono stato con lui al Milan era già un po' più calmo, non faceva quello che faceva prima".

Ho letto che Montolivo ebbe pietà di te e ti fece pagare solo una parte della multa. Ci puoi raccontare come andò? E che tipo di capitano era Montolivo? "È stato il primo e l'ultimo giorno che sono arrivato in ritardo all'allenamento. Non mi succedeva quasi mai. Non so cos'è successo. Mi sa che era dopo una partita e sono andato a letto tardi. Dopo le partite non riuscivo a dormire quasi mai e non ho sentito la sveglia. Mi sono svegliato tardissimo e sono andato al campo a Milanello come un matto. Devo aver preso una multa anche in autostrada. Sono arrivato 18' in ritardo e corrispondeva a 5000 euro di multa, ma Montolivo mi face pagare solo 500 euro perché era la prima volta che arrivavo in ritardo. Ero sempre puntuale. Mi disse 'È la prima volta, questa volta te lo perdono, ma la prossima no'. È stato bravo. Come uomo e come giocatore era bravissimo. Aveva il mio rispetto e penso anche da parte del resto della squadra in qualità di capitano". LEGGI ANCHE: Milan, Pulisic: tra ricordi surreali di Champions e obiettivi. E a Dortmund...