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Ante Rebic e Hakan Calhanoglu esultano per il gol del croato in Lecce-Milan (credits: GETTY Images)
MILAN NEWS - Ante Rebic, dopo una corsa solitaria verso la porta del Lecce, ha firmato il momentaneo 1-3 per il Milan. Un avvenimento normale vista la vena realizzativa del croato negli ultimi mesi, reso però inconsueto dal suo abbraccio nei confronti di un raccattapalle presente a bordo campo. Lo stesso ragazzo, che risponde al nome di Gabriele Gallo, ha rilasciato un'intervista in cui rivela alcuni retroscena:
"Io stavo facendo il raccattapalle sotto la Curva Nord quando Rebic ha segnato il terzo gol per il Milan. Non nascondo di esserne rimasto molto dispiaciuto, tanto che ho girato la testa dall'altra parte e non l'ho visto subito arrivare. Lui se n'è accorto, ha corso verso di me e mi ha prima preso amichevolmente a pugni e poi abbracciato. Ero sorpreso e mi sono immobilizzato, poi gli ho dato una pacca sulla spalla. Ero in imbarazzo? Sì, un po': mi ha spiazzato. Ma comunque era un bel gesto, la società mi ha trasmesso questi valori: sportività, rispetto per l'avversario, umanità.
Il mancato distanziamento sociale? Il giovane ragazzo risponde così: "Ha fatto tutto lui, non me lo aspettavo. In quel momento non ci ho pensato. La situazione è strana per tutti. Rispetto alla tragedia che stiamo vivendo è stato bello spezzare gli schemi soprattutto da rivali e ricordarci che siamo tutti fratelli. Lo rifarei mille altre volte perché questo il senso del calcio".
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