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Marco Giampaolo, tecnico del Milan, in allenamento a Milanello (credits: acmilan.com)
Il tecnico del Milan Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa in vista della seconda gara di ICC in programma domani sera contro il Benfica. Al suo fianco c'è Fabio Borini.
Inizia Giampaolo: "Le cose da mettere a posto sono tante, stiamo lavorando sui macro principi poi ci concentreremo sui particolari. Le partite ci daranno informazioni per andare a fare un lavoro più minuzioso ed è questo l'iter da seguire in queste gare. Il lavoro non finisce mai, sarà importante l'integrazione dei giocatori che ora non sono qui con noi, come i nuovi arrivi. Sono soddisfatto e fiducioso perché questo gruppo è attento e ha voglia di mettersi in discussione, non si risparmia. Ci sono i presupposti per mettere un mattone sopra l'altro".
Borini sul suo ruolo: "Il mister mi aveva parlato prima del tour per mancanza di numeri. Ci sono molti in quel ruolo che sono ancora in vacanza oppure sono infortunati. Il mister mi ha chiesto la disponibilità e l'ho data. Sto imparando un ruolo nuovo che fa sempre comodo per me e per la squadra".
Giampaolo sul momento: "La strada giusta? Non lo so, le cose vanno di pari passo con gli stimoli che avranno i giocatori e le risposte che loro mi daranno. So dove dobbiamo arrivare, ma c'è bisogno di tantissimo lavoro. Il tempo non te lo regala nessuno. E' questo il periodo più importante per la costruzione del progetto e ci mancano tante pedine. Fabio mi ha dato disponibilità e lo ringrazio. Il processo è lungo e la strada è tracciata. C'è grande disponibilità da parte di tutti. Non abbiamo buttato via nemmeno un allenamento".
Sull'aspetto positivo della gara col Bayern: "Mi è piaciuta la dedizione e la fede, il fatto che i ragazzi abbiano cercato di ripercorrere il pensiero che abbiamo cercato di sviluppare assieme. Bisogna migliorare tante cose, in generale tutto, ma è la cosa che mi preoccupa meno. Su queste cose ci arriviamo e le miglioriamo. Eravamo corti nei cambi e i rischi c'erano. Fortunatamente tranne Theo ci è andata bene".
Sul mercato: "Da sempre contesto il mercato fino al 2 settembre. Non ha senso che a campionato iniziato ci sia ancora il mercato aperto. Del lavoro quotidiano non gliene frega niente a nessuno, siamo nel business più totale. Il mio mestiere è diventato sempre più difficile".
Borini sul gioco di Giampaolo: "Sono idee diverse e più complesse rispetto a come giocavamo a calcio prima. Ma è più divertente e ti coinvolge di più. Non è un aspettare la partita e l'avversario, ma affrontarlo. Il Milan che ho conosciuto da piccolo ha sempre fatto così. Questo gioco rispecchia le nostre caratteristiche. Come mi vedo a settembre? In attesa della nascita di mia figlia".
Giampaolo sulle condizioni del lavoro: "Tutti sono disponibili, non mi manca nulla. Le condizioni sono favorevoli. Ho vissuto a Milanello 10 giorni, è stata come casa mia. I crediti te li devi guadagnare sul campo, perché ogni giorno siamo sotto esame. So quali sono le responsabilità del mio mestiere. Non mi sono mai illuso di nulla, so che devo stare sul pezzo. Il Milan è un grandissimo club e mi ha messo nelle condizioni migliori".
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