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Il Natale di Montella: una Supercoppa sotto l’albero ed un Bacca da ritrovare

Daniele Triolo

Primo trofeo da allenatore per Vincenzo Montella: ora, per puntare alla Champions League, sarà indispensabile recuperare il bomber Carlos Bacca

"Il 3 maggio 2014 Vincenzo Montella, all'epoca tecnico della Fiorentina, si era presentato in quello che, da calciatore, fu il suo stadio, l'Olimpico di Roma, per tentare di vincere il primo trofeo della sua carriera di allenatore: la finale di Coppa Italia contro il Napoli, però, non andò come nelle aspettative della compagine viola, travolta per 3-1 nella serata tristemente divenuta famosa in Italia, e nel mondo, per i gravi fatti accaduti fuori dallo stadio, e dentro l'impianto capitolino, con Genny 'a carogna salito agli 'onori' della cronaca per la sua assurda influenza sul corretto svolgimento della partita.

"Due anni e mezzo dopo, però, Montella si è tolto una bella soddisfazione: dopo aver preso in mano un Milan in dismissione totale, devastato e depauperato dalle ultime gestioni Filippo Inzaghi/Siniša Mihajlović/Cristian Brocchi, sulla scia di una finale di Coppa Italia persa per sfortuna e sull'orlo di un epocale passaggio di proprietà, l'allenatore campano è riuscito nell'impresa di trasformare un gruppo di discreti giocatori sfiduciati in una squadra con gli attributi. Ed il Dio del calcio, magnanimo, quando toglie, poi, sa anche ripagare, e con gli interessi: a Doha, in Qatar, al termine di una grande prestazione, nei singoli e di squadra, il suo Milan si è portato a casa la Supercoppa Italiana, prendendosi la rivincita contro la più quotata Juventus. Un dolce Natale per l'Aeroplanino, festeggiato in famiglia, ma con la testa già ai prossimi impegni dei rossoneri.

"Domenica 8 gennaio, alle ore 18:00, a 'San Siro' arriva infatti il Cagliari, formazione insidiosa e ricca di individualità tecnicamente molto valide, tra le quali l'ex rossonero Marco Borriello. Si tratterà del primo impegno ufficiale del 2017, che comincerà, per Montella, con una missione fondamentale: quella di recuperare Carlos Bacca. Il 30enne centravanti colombiano, come riportato questa mattina da 'Tuttomercatoweb', dovrebbe restare al Milan per volontà di entrambe le realtà che sono parti in causa nella cessione del club, Fininvest da una parte ed il fondo cinese 'Sino-Europe Sports' dall'altra: è indubbio, però, constatare come il bomber sudamericano vada assolutamente recuperato, psicologicamente prima che atleticamente, e restituito al Milan ed ai suoi tifosi nella versione più scintillante nell'anno che verrà.

"Bacca, uomo che viaggia alla media di un gol ogni due incontri nella sua carriera, è difatti a secco di reti dallo scorso 2 ottobre, quando, con un calcio di rigore tramutato a 'San Siro', diede il via alla rimonta dei rossoneri contro il Sassuolo dall'1-3 al 4-3 finale. Da quel momento, una preoccupante involuzione, ed un infortunio muscolare che lo ha frenato per tre settimane, costategli molto, dal punto di vista fisico e mentale. Anche a Doha, nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, Bacca ha avuto due colossali occasioni per regalare il trofeo ai rossoneri ben prima della lotteria finale dei calci di rigore, ma prima l'ex Siviglia è arrivato, in spaccata, in ritardo, sul bell'assist di Juraj Kucka, quindi, a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari, si è letteralmente divorato, di testa, a tu per tu con Gianluigi Buffon un pallone che, in altri tempi, avrebbe infilato nel sacco con disarmante semplicità.

"Un'eventuale qualificazione in Champions League del Milan, e, più in generale il ritorno in Europa, non può prescindere dai gol del suo cannoniere principe. Niente paura, comunque, perché Montella è uno che sa come riuscire a prendersi delle sonanti rivincite: chi meglio di lui per rivitalizzare l'intristito colombiano?

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